ROMA – Alcuni incidenti che hanno visto il coinvolgimento dei veicoli elettrici hanno fatto crescere notevolmente la domanda di batterie sicure, principalmente a causa degli incendi che si verificano con l’impiego di accumulatori agli ioni di litio. Proprio per trovare una soluzione al problema il Korea Institute of Science and Technology (Kist) ha svolto approfonditi studi e ha annunciato che un gruppo di ricerca guidato dal professor Joong-Kee Lee ha sviluppato una batteria secondaria di nuova generazione che utilizza lo zinco come elettrodo, evitando così il rischio di esplosione o incendio. Secondo gli esperti, la causa principale di tali incendi sono da attribuire agli elettroliti altamente infiammabili e poiché le batterie agli ioni di zinco utilizzano elettroliti a base d’acqua, quindi non c’è alcun rischio di esplosione. Ma non tutto è così facile: gli anodi di zinco sono soggetti a corrosione continua negli elettroliti a base acquosa e quando gli ioni di zinco vengono immagazzinati su una superficie metallica, si accumulano sotto forma di dendriti, innescando un cortocircuito tra gli elettrodi, che porta come conseguenza un netto calo dell’efficienza.
Il team guidato dal professor Lee del Kist ha così messo a punto un metodo di anodizzazione periodica, che prevede di avviare e bloccare ripetutamente un flusso di corrente sulla superficie dell’elettrodo metallico, controllando così simultaneamente con successo le morfologie del rivestimento superficiale e il film di ossido di zinco. Grazie a questo sistema, il team di ricerca Kist ha inibito la generazione di dendriti durante la reazione elettrochimica. All’atto pratico, nella fase dei test, la batteria sviluppata attraverso questo studio ha mantenuto quasi il 100 per cento della sua capacità su mille cicli. Tra l’altro, ricercatori del Korea Institute of Science and Technology ne hanno realizzato anche una versione sotto forma di fibre flessibili. “La batteria agli ioni di zinco ad alte prestazioni sviluppata in questo studio non presenta alcuno dei rischi potenziali associati alle batterie agli ioni di litio – ha dichiarato Joong-Kee Lee, ricercatore senior presso Kist – Non presenta rischi di esplosione o incendio, insieme alle sue eccellenti prestazioni elettrochimiche che sono paragonabili alle batterie commerciali esistenti in termini di capacità della batteria”. Insomma, i risultati dello studio sono decisamente incoraggianti e l’evoluzione tecnologica in questo campo è solo agli inizi bisognerà vedere quali saranno i tempi di applicazione delle varie novità alla produzione in serie. (m.r.)
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