(ANSA) – ROMA, 04 SET – La Scuola di medicina veterinaria
dell’università della Namibia sta addestrando i cani a rilevare
la presenza di coronavirus. L’obiettivo è quello di impiegare
gli animali – beagle e pastori tedeschi – negli aeroporti e ai
confini, come afferma Conrad Brain, docente di fisiologia ed
epidemiologia citato dal giornale locale The Namibian.
I cani si sono dimostrati accurati al 95 per cento nel
rilevare il coronavirus, aggiunge la docente veterinaria Alma
Raath, che ricorda come questi animali siano in grado di
rilevare anche tumore, diabete ed altre malattie. Il progetto,
che si avvale di vari partner ed è in collaborazione con le
scuole di veterinaria in Finlandia e Francia, è iniziato due
mesi fa, ma The Namibian non specifica quando i cani saranno
pronti.
Il giornale afferma che la Namibia è il primo Paese africano
ad avvalersi dei cani per l’emergenza sanitaria Covid-19. La
nazione segnala a oggi 8.082 contagi e 86 decessi. (ANSA).
Fonte Ansa.it