Il coraggio di raccontare, anche se ogni volta questo vuol dire rivivere l’orrore. E la determinazione di farlo ancora, in un tempo che vede in azione forze sempre più pericolose che quell’orrore tentano di negarlo. Insieme alla convinzione che tutto vada raccontato – da testimoni diretti – innanzitutto ai più giovani.
Sono pochi, in Italia e nel mondo, i testimoni della Shoah tornati dai campi di sterminio. Alcuni dei loro volti, e dei loro nomi, probabilmente li conosciamo. Di sicuro non abbastanza a fondo. Su alcuni abbiamo letto notizie tristi e ignobili di insulti o minacce che ancora ricevono, mentre aumentano in modo preoccupante gli atti di antisemitismo.
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Da qui nasce “Gli ultimi testimoni, la Shoah raccontata ai ragazzi”: Repubblica ha chiesto a molti di loro di registrare una testimonianza, che rimarrà sul sito perché chiunque possa sempre ascoltare la loro voce. Soprattutto i più giovani. Appunto per questo abbiamo pensato – e gli intervistati ne sono molto felici – che le domande vengano poste dai ragazzi stessi. I giornalisti di Repubblica hanno fatto “da tramite”. A partire da quella con Liliana Segre, che sarà online da oggi, pensando che il 10 settembre è anche il giorno del suo novantesimo compleanno.
Per realizzare questa idea abbiamo chiesto alla grande comunità degli studenti di Repubblica@Scuola ( https://scuola.repubblica.it/ ) di scrivere le loro domande o le loro riflessioni. Un esperimento che ha preso il via nei primi giorni di marzo e che poteva essere bruscamente affossato dalla quarantena. E, invece, ragazze e ragazzi non si sono fermati: sono arrivate oltre seicento domande, testimonianze commosse, riflessioni. Spesso molto dirette e “scomode”, come solo i più giovani sanno fare. E molte nelle quali i ragazzi chiedono proprio a loro di essere rassicurati rispetto alle ombre di questi tempi: impressiona il frequente riferimento alla paura “che tutto questo possa tornare”.
Il Covid ha, invece, bloccato la possibilità di andare dai testimoni a porre quelle domande e registrare le loro risposte. Iniziamo a farlo ora, proprio con Liliana Segre.
Seguiranno, tra le altre, le testimonianza di Edith Bruck, Andra Bucci e Gilberto Salmoni.
Fonte www.repubblica.it