(ANSA) – ROMA, 10 SET – “Una società che nasce esclusivamente
con la fibra può essere il punto di partenza ma non deve essere
il punto di arrivo: io vedo una società delle reti e delle
tecnologie, che all’interno possa avere tanto la fibra ma anche
il 5g, che consenta in un mercato regolato l’accesso a pari
condizioni agli operatori”. Lo ha detto il ministro dello
sviluppo economico Stefano Patuanelli parlando del progetto
avviato per la rete unica in audizione alla Camera.
“Il progetto del Governo, che è secondo noi un progetto del
Paese, ha una società delle reti, con gli operatori che
conferiscono, che non sia verticalmente integrato, che abbia una
maggioranza relativa sul modello Terna. Questo è il progetto,
dobbiamo capire se chi oggi ha quegli asset (Tim, ndr.), ritiene
che quello sia un progetto percorribile o meno. Ma non è che
possiamo imporlo, stiamo provando a raggiungerlo passo passo”,
ha precisato il ministro, che ha aggiunto: “Chiediamo che sia il
regolatore europeo che quello italiano siano molto molto rigidi
nell’individuare i limiti e il perimetro in cui deve muoversi la
nuova società della rete e delle reti”.
Il ministro ha anche evidenziato il “ritardo” rispetto agli
obiettivi sullo sviluppo della rete in fibra: “E’ necessario
imprimere un’accelerazione e le dotazioni del Recovery sono un
canale forte da utilizzare in modo incisivo per implementare il
percorso di realizzazione della rete”. Patuanelli ha infine
chiarito che non ci sono ritardi sui progetti per il Recovery
Fund: “I Paesi che intendono avere l’anticipo del 10% devono
presentare i progetti entro la fine di quest’anno e tutti gli
altri entro aprile 2021. Lo dico perché si è diffusa la falsa
interpretazione di un rallentamento del Governo italiano, che vi
sia un ritardo da parte italiana, assolutamente no. Abbiamo
lavorato tutti i giorni di agosto per avere un progetto
integrato”. (ANSA).
Fonte Ansa.it