ROMA – Nuova immagine, nuova idea di calcio più vicina ai giovani e nuovo logo. La Lega Pro si presenta, più innovativa, in grado di crescere, oltre che nella tradizionale dimensione sportiva, anche in quella economica e sociale. Stamane, presso la sede Luiss Guido Carli di Roma, è stata la nuova veste grafica della terza lega professionistica italiana, alla presenza del numero uno di Lega Pro Francesco Ghirelli.
“Messaggio di ottimismo, ripartiamo dai giovani”
La lettera ‘C’ del logo è composta dal tricolore italiano che simboleggiano la volontà di andare al di là dei colori sociali di ciascuna squadra per rappresentare l’Italia intera. In più, un altro elemento innovativo, l’inserimento del sottotitolo ‘Il calcio che fa bene al Paese’. Con questa scelta Lega Pro vuole richiamare la sua visione di sport che va oltre l’aspetto agonistico. “Il nostro calcio non si arrende mai e intende trasmettere un messaggio di ottimismo per il futuro – dice Ghirelli -. Ecco da cosa nasce la nostra immagine, snella e colorata: dalla volontà di avviare un nuovo percorso con la speranza che il peggio sia alle spalle e che il domani sia migliore anche per la Serie C. Il prossimo sarà per la Lega Pro il campionato della rinascita, la sfida è sull’innovazione, se vogliamo connetterci con i giovani dobbiamo puntare su questo”.
“Riapriamo stadi agli abbonati”
Un tema spinoso, e di vitale importanza per tutti i club di C, è il possibile ritorno del pubblico negli stadi. Ghirelli lancia un appello al governo: “Dobbiamo pensare a come convivere con la pandemia. Chiedo al governo di ragionare a sistema. Per capire come possono sopravvivere le nostre società senza gli incassi da botteghino. Ragionare programmando le riaperture partendo dagli abbonati. Bisogna aspettare l’apertura delle scuole, speriamo che la situazione tenga e che presto anche per il calcio ci sia questa svolta. Il mio sogno è riaprire a ottobre – conclude – se andiamo oltre ottobre la situazione inizia a diventare pesante. Bisogna aspettare l’impatto delle scuole”.
Fonte www.repubblica.it