ROMA – Per gli incentivi auto ricomincia il calvario. Secondo i dati dell’Unrae (l’associazione italiana dei costruttori esteri) sono già finiti i 100 milioni di euro destinati alla quarta fascia, la più numerosa, che comprende tutti i veicoli che emettono da 91 a 110 g/km di CO2.
“Nonostante le numerose richieste di ipotizzare sistemi di travaso delle risorse da una classe all’altra – si legge in un comunicato dell’associazione – una volta che si fosse arrivati all’esaurimento di una delle dotazioni previste o di immaginare un fondo complessivo per tutti i veicoli agevolati, si è verificato – come previsto – che a fronte di un rapido esaurimento del plafond destinato alle vetture della fascia 91-110 restino ad oggi quasi 300 i milioni disponibili, di cui probabilmente tanti in esubero, rientranti nelle altre fasce emissive incentivate”. Nella terza (61/90 g/km di CO2) ci sono invece ancora 120 milioni disponibili dei 150 allocati quindi una media corretta per poter gestire i prossimi 4 mesi. Lo stesso vale per le fasce 0-20 e 21-60 dove i fondi sono sufficienti per gestire il periodo settembre – dicembre.
C’è poi un problema che riguarda i concessionari, dicono ancora all’Unrae. La piattaforma che gestisce l’Ecobonus, infatti, prevede un limite di 50 pratiche al giorno per ogni rivenditore registrato con la conseguenza che, con i fondi agli sgoccioli, nella categoria 91-110, un consumatore che pure ha concluso il suo acquisto rischia di non vedersi concedere gli sconti perché la sua pratica è stata completata quando ormai i fondi erano esauriti.
“Il sistema messo in campo dal Governo – ha commentato Michele Crisci, presidente di Unrae – contiene forti elementi di rigidità e alcuni profili incoerenti con quanto ritenuto essere lo spirito di sostegno e cioè la ripresa del mercato ed il rinnovo del parco circolante”.
Fonte www.repubblica.it