NAPOLI – Tutti negativi, giocatori e staff tecnico del Napoli. E’ l’esito del tampone bisettimanale a cui si sono sottoposti giovedì mattina come da protocollo. Dunque mentre il presidente Aurelio De Laurentiis, positivo al Coronavirus, è in isolamento domiciliare nella sua abitazione romana da ieri, nessun problema per la squadra, che viene controllata regolarmente come da prescrizioni sanitarie: ogni settimana, infatti, si sottopone a doppio tampone a distanza. Confermati, dunque, le amichevoli in programma: stasera contro il Pescara e quella contro lo Sporting Lisbona in Portogallo.
“Notizie su un ricovero di De Laurentiis? Non le ho ricevute direttamente, gestendo le terapie intensive ci occupiamo di pazienti che hanno un certo grado di severità. Nel caso del patron del Napoli, per fortuna, sembra che le condizioni non siano tali da dover incorrere nel nostro intervento”. Così il professor Massimo Antonelli, direttore del reparto anestesia e rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma e membro del CTS, intervenuto ai microfoni di Radio Marte.
rep
Scoppia il caso delle patenti nautiche
Figurano anche i nomi di tre calciatori del Napoli, Koulibaly, Ghoulam e Callejon, nella lunga lista di persone (sono circa 600) che avrebbero acquisito la patente nautica senza però avere sostenuto l’esame. La Procura di Napoli (sostituto procuratore Cristina Curatoli, procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli) ha emesso 31 avvisi di conclusione indagini dei carabinieri di Caserta (svolte dal 2014 al 2017) nei confronti di ex funzionari o direttori della motorizzazione civile, direttori di scuola guida e faccendieri. Le patenti potrebbero essere anche invalidate: secondo un tariffario che comprende l'”acquisto” anche di patenti automobilistiche, le cifre vanno dai mille ai millecinquecento euro, senza sostenere le prove.
Secondo gli inquirenti Koulibaly e Ghoulam si sarebbero recati sul posto per sostenere la prova, ma se ne sarebbero poi andati senza essersi sottoposto all’esame. Callejon, invece, la patente se la sarebbe fatta recapitare direttamente a casa. Al momento sembrerebbe escluso che esaminatori e dirigenti si siano fatti pagare in moneta le agevolazioni.Fonte www.repubblica.it