Musicista eclettico, artista poliedrico, compositore, arrangiatore, solo per inciso figlio d’arte
e ora anche cantautore, dopo la partecipazione a Sanremo 2020 e il lockdown Jannacci junior
torna a incantare il pubblico sul nuovo palco milanese sotto le stelle. Alle 21.
E’ il talentuoso figlio di Enzo (che porta sempre nel cuore e in tour), va bene. Ma Paolo Jannacci è
molto di più. E’ un artista a tutto tondo, il cui genio esplode precocemente: a 16 anni è già
musicista professionista e presto collabora con grandi nomi della musica, della scena e del cinema,
dal padre a Dario Fo e Ornella Vanoni, passando per Paolo Conte, Claudio Bisio, J-Ax e tanti altri.
Nato come pianista, suona anche fisarmonica e basso. Predilige jazz e pop, ma ama sperimentare.
E gli riesce molto bene. Premiato ben 4 volte con la targa Tenco (l’ultima in ordine cronologico
proprio con CANTERO’), Paolo Jannacci, lungi dall’essere un artista ritroso, è un personaggio molto
amato –disinvolto, carico di ironia e simpatia, nonché di classe- di cui non si contano le apparizioni
in televisione.
Al pubblico dell’Arena Milano Est, domenica 20 settembre dedica CANTERO’, il concerto che
porta il nome dell’album di fine 2019 -prodotto con la collaborazione di amici come il giornalista
Michele Serra, J-Ax, Bisio e i Two Gingers- che abbraccia tre generazioni e ha segnato il suo esordio
da cantautore.