Ieri il National Hurricane Center della Florida ha registrato fino a sette sistemi di bassa pressione. Stiamo parlando delle tempeste tropicali Paulette e René, altri due sistemi tropicali in potenziale sviluppo e altre tre aree di bassa pressione in evoluzione ciclonica. Secondo alcuni climatologi si tratta di una presenza record.
Stiamo parlando di strutture tropicali potenzialmente pericolose perché collocate nel cuore nella Regione di Sviluppo Principale (Main Development Region, MDR). Alcuni modelli meteorologici indicano che da una di queste strutture potrebbe nascere un pericoloso uragano diretto verso le Piccole Antille.
René in questo momento si è indebolito perché dell’aria secca è riuscita a penetrare nella sua struttura interna, erodendo e dissipando la convezione. Ma è successo qualcos’altro, ovvero che René sta attraversando acque sulle quali era passata precedentemente la tempesta tropicale Paulette.
Quest’ultimo ciclone, oltre ad assorbire il calore oceanico, ha anche provocato l’innalzamento delle acque più fredde. In tal modo, René ha avuto meno carburante a disposizione. Si tratta di un indebolimento puramente termodinamico. Cioè, l’aria secca è riuscita a penetrare nella sua struttura interna, erodendo e dissipando la convezione. Ma è successo qualcos’altro. Ed è che René sta attraversando acque sulle quali era passata prima la tempesta tropicale Paulette.
Nel frattempo, la tempesta tropicale Paulette mostra segni di ulteriore intensificazione e le previsioni indicano che, durante il fine settimana, raggiungerà la categoria di uragano. Come sottolinea il ricercatore Dr. Philip Klotzbach, i prossimi nomi nell’elenco sono Sally, Teddy e Vicky. Ricordiamoci che l’ultima volta che vennero utilizzate le lettere S, T e V fu nel mese di ottobre 2005.
Questo per dire, concludendo, che la stagione 2020 potrebbe diventare più intensa del 2005 già a settembre mentre la stagione 2005 divenne storica ad ottobre.
Fonte meteogiornale.it