TORINO – L’alone di curiosità che avvolgeva la Juventus di Pirlo è calato questa mattina con l’amichevole dei bianconeri contro il Novara. Se il risultato finale tra i campioni d’Italia e una formazione di LegaPro non poteva essere in discussione, concretizzatosi nel 5-0 finale (Ronaldo nel primo tempo, Ramsey, Pjaca e doppietta di Portanova nel secondo), la curiosità nel vedere la prima Juve del nuovo tecnico era tanta. Fin dai primi minuti Pirlo ha tenuto fede alle parole pronunciate durante la sua presentazione: difesa a quattro in fase di copertura, con Bonucci e Chiellini al centro, passaggio a tre in quella di costruzione. In cui Danilo è rimasto agganciato ai due centrali e Alex Sandro si è trasformato in ala pura, bilanciato sull’altra fascia da Cuadrado.
Cambio di filosofia
Una Juve che ha mostrato fin dai primi minuti il cambiamento in corso rispetto alla scorsa stagione, con la ricerca della verticalizzazione e un assetto morbido, pronto ad adattarsi alla partita. Pirlo ha iniziato schierando al centro lo statunitense McKennie, che ha mostrato le sue doti di recupera palloni, con Rabiot e Ramsey al suo fianco. Al gallese è stato affidato il compito di raccordo tra la mediana e i due attaccanti, Ronaldo e Kulusevski, che si sono spesso scambiati di posizione, senza dare punti di riferimento ma creando spazi per gli inserimenti proprio di Ramsey, che dopo aver fallito due gol ha segnato nella ripresa su assist di Douglas Costa, e degli esterni.
Il primo gol
“Segneremo tanti gol insieme” aveva detto qualche giorno fa Ronaldo riferendosi a Kulusevski. Il primo è arrivato dopo 20′, quando una bella combinazione tra i due è stata finalizzata dal portoghese, che ha segnato di destro il primo gol della partita. In cui il Novara ha retto a lungo, complice anche il desiderio di Pirlo di mettere a punto la squadra in vista dell’esordio di domenica, prima di capitolare nella seconda metà di gioco. Dal primo al secondo tempo è cambiato anche l’assetto della Juve, passata alla difesa a tre con Demiral in posizione centrale e due terzini, Alex Sandro e Danilo, ai suoi fianchi: in avanti è arrivato anche il tridente, con il ritrovato Pjaca, molto attivo al centro e autore del gol del 3-0, e la coppia Ramsey-Douglas Costa a supporto. Con il passare dei minuti, Pirlo ha dato spazio anche alle seconde linee: l’esterno Pellegrini si è messo in grande evidenza e il giovane Portanova ha segnato gli ultimi due gol della partita.
“Un bell’allenamento”
“Sono soddisfatto perché è la prima partita – ha spiegato Pirlo dopo il fischio finale -. Ci siamo ritrovati con tutti i giocatori a disposizione solo giovedì, quindi abbiamo avuto a disposizione due giorni per preparare la partita, quindi sono soddisfatto. I ragazzi si sono impegnati, hanno fatto un bell’allenamento e questa era la cosa più importante”. Un allenamento in cui il tecnico ha provato diverse soluzioni, confermando l’assetto variabile dei bianconeri: “Nel primo tempo abbiamo scelto la difesa a quattro che diventava a tre in impostazione, mentre nel secondo c’erano i tre fissi dietro e il tridente in avanti. Stiamo provando soluzioni in base agli uomini che abbiamo a disposizione. I ragazzi si stanno abituando a un nuovo lavoro, si divertono, abbiamo una lunga stagione e avremo tempo per lavorare insieme”.
L’ottima predisposizione dell’ambiente bianconero nei confronti di Pirlo non lo esenta dal raggiungere gli obiettivi stagionali. Vincere in Italia e in Europa: “Sono l’allenatore della Juve ed è normale che chi arriva qua debba vincere. Lo so, lo sapevo da giocatore e lo so da allenatore. Il centravanti? Mi serve il prima possibile, ma il mercato è lungo e ci sarà tempo per lavorare”. Nel frattempo si gode Ronaldo, apparso già molto vivace sia in nazionale che in amichevole: “Cristiano sta bene, ha dimostrato oggi di muoversi con disinvoltura e l’ha già fatto vedere in nazionale”.
Fonte www.repubblica.it