Ed eccoci sotto una nuova ondata di caldo. Attualmente è fuori dal caldo fuori stagione l’estremo Sud Italia, e soprattutto la Sicilia, dove continuano i temporali e nubifragi a carattere sparso.
Ma in Europa è giunto un anticiclone di straordinaria intensità, di natura più consona alla stagione estiva, peraltro di una tipologia che ha cominciato a prendere piega con sempre più maggior frequenza dal 2003, innescando ondate di calore fortissime.
Se negli altri anni l’anticiclone europeo si formava in piena estate, questa volta ce lo ritroviamo a metà di settembre, fortissimo come se fosse giugno o luglio. È un anticiclone che se fosse piena estate avrebbe portato temperature diffusamente attorno ai 40°C tra Francia e Germania, valori prossimi ai 40°C anche sul Nord Italia.
Ciò che sembrava impossibile e divenuto realtà.
Nel 1946 un’ondata di calore di straordinaria intensità interessò l’Italia, ma la sua origine era nordafricana. All’epoca varie località del Sud Italia e dell’Isole Maggiori toccarono quota 45°C a settembre.
Un’altra ondata di calore rilevante si ebbe qualche anno dopo, era il 1949. Allora i 40°C si toccarono solo in qualche località.
Ma per trovare ondate di calore come quella in atto in Europa centrale, dobbiamo andare abbastanza indietro nel tempo, anche se negli ultimi anni improvvise sfuriate di caldo si sono abbattute oltralpe.
Una situazione meteo come quella attuale, in grado di bloccare completamente il transito delle perturbazioni oceaniche, alterare sensibilmente il clima di settembre, è gravissima per questo periodo dell’anno.
Per fortuna l’anomalia di questo grosso anticiclone è prospettata non molto duratura, anche se perderà solo appena forza, e per giorni e giorni un’alta pressione moderata dominerà gran parte d’Europa, dove giungerà qualche fronte perturbato in disfacimento.
Avremo ancora un’alta pressione estiva, comunque.
Ma ecco che si potrebbe aprire una breccia nell’alta pressione verso la Penisola iberica, e consentire l’irrompere di altra aria instabile verso il Mediterraneo. Non è un’ipotesi, ma una previsione proposta dai modelli matematici, che potrebbe succedere tra circa una settimana, e innescare una nuova area ciclonica mediterranea, foriera di nubifragi e burrasche.
Ma nel frattempo l’autunno si è rotto.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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Fonte meteogiornale.it