“Ci sono momenti nella nostra biografia, personale e collettiva, nei quali l’unico modo per affrontare drammi che sembrano insuperabili è provare a impostare un futuro migliore. Il progetto di questo giornale è nato in uno di quei momenti, nel pieno di una pandemia globale. Si chiama Domani perché invece di raccontare soltanto cosa è successo ieri, come i giornali di un tempo, ha l’ambizione di costruire insieme ai suoi lettori un destino differente da quello prodotto dalla somma di scelte ed errori passati”. Inizia così l’editoriale di Stefano Feltri, direttore de Il Domani, da oggi nelle edicole. Nell’articolo dal titolo ‘Un giornale nuovo per un futuro tutto da scrivere’, Feltri spiega che dopo la fase della semplificazione, cioè dopo 25 anni di politica populista, c’è bisogno del contributo di tutti. “I giornali imparziali non esistono, quelli onesti dichiarano le proprie preferenze – sottolinea -. Domani difenderà le ragioni della democrazia liberale, nella quale decide la maggioranza ma nel rispetto dei diritti di tutte le minoranze”.
Il quotidiano, ideato e lanciato da Carlo De Benedetti, ha una struttura molto semplice con una sola grande foto e un solo titolo (oltre all’editoriale) in prima pagina, dedicato alla ripartenza della scuola con un’intervista a un dirigente di un istituto di Bergamo. E’ composto da tre sezioni: Fatti, Analisi e Idee, oltre a una pagina con notizie brevi dall’Italia e dal mondo intitolata La Giornata.
“Per essere credibile, un giornale deve essere indipendente.
Domani nasce dall’iniziativa di Carlo De Benedetti, lontano da tempo da ogni interesse imprenditoriale, che ha finanziato la società editoriale – scrive Feltri nell’editoriale -. Dopo la fase di avvio, le azioni passeranno a una fondazione che garantirà risorse e autonomia. L’obiettivo unico dell’azienda (e della fondazione) è realizzare questo giornale. Non si tratta però di un progetto filantropico: i giornali esistono se hanno lettori che li comprano in edicola e che si abbonano on line.
Avremo anche la pubblicità, ma noi abbiamo scelto di dipendere dai lettori per essere liberi di fare inchieste e prendere posizioni, senza condizionamenti. Domani inizia oggi“.
Fonte Ansa.it