NAPOLI – Il braccio di ferro si è concluso senza vincitori, con Milik che resta fuori rosa e il Napoli che adesso deve trovare in fretta un altro acquirente per l’attaccante polacco, dopo il fallimento in extremis della trattativa con la Roma. Nessuno ha voluto fare un passo indietro e alla fine c’è il rischio concreto che ci rimettano tutti: con la società che ha visto sfumare una cessione da 25 milioni e il giocatore che corre il rischio concreto di passare i prossimi otto mesi in tribuna, proprio nella stagione che si concluderà a giugno con i campionati Europei. Gattuso ha infatti già spiegato ufficialmente che per il numero 99 azzurro non c’è più spazio e che dunque non gli sarà concessa un’altra chance, dopo il suo ostinato rifiuto di trovare un accordo con De Laurentiis, che nella scorsa primavera gli aveva offerto più volte il rinnovo del contratto. Poi il presidente ha rotto gli indugi con due mosse: prima blindando Mertens fino al 2022 e successivamente con l’acquisto di Osimhen, che si è aggiunto a quello di Petagna. In organico ci sono dunque già tre centravanti e il reparto è al completo.
Milik però è sotto contratto fino a giugno con il Napoli ed è evidente che trovare una soluzione converrebbe a tutti, con la chiusura del mercato che si sta avvicinando rapidamente. Per questo dopo la rottura con la Roma la società e il giocatore hanno subito ricominciato a guardarsi intorno, nella speranza che spunti in fretta qualche altro estimatore. La voce più concreta arriva dall’Inghilterra, con il Tottenham che è alla ricerca di un alter ego per Kane. Dalla Spagna avrebbe invece fatto solo un sondaggio il Valencia, che al massimo sarebbe interessato a un prestito e non è in condizione di offrire la cifra che chiede De Laurentiis, dai 25 milioni in su.
Prende dunque corpo l’ipotesi che Milik si possa svincolare a costo zero a giugno, quando scadrà il suo contratto con il Napoli. Ma il polacco ha già perso per gli infortuni alle ginocchia due delle ultime quattro stagioni e stare fermo di nuovo gli costerebbe sicuramente il posto in Nazionale, con gli Europei alle porte. Colpa di un braccio di ferro che rischia di costare carissimo a De Laurentiis e all’attaccante. C’è tempo solo fino al 5 ottobre per trovare una via d’uscita meno dolorosa per tutti.
Fonte www.repubblica.it