Facebook, Google e i vari social sono diventati la primaria fonte di notizie false e inattendibili per la cura del cancro. Per questo la società scientifica Aiom ha ideato il primo sito per avere informazioni serie e certificate dai migliori oncologi
Roma – Nasce il primo portale contro le bufale sui tumori. Si chiama Tumore? Ma è vero che… e fornisce un’informazione certificata, tempestiva e autorevole, che sappia indirizzare tutti i cittadini verso verità supportate dalla medicina e non basate su teorie pseudoscientifiche o su cure miracolose: come la cura con il limone e quella con il bicarbonato di sodio.
Internet e in particolare i social network sono gli strumenti principali per la diffusione di fake news. Per questo Fondazione Aiom e Aiom (la società scientifica che riunisce più di 2.500 oncologi medici) hanno deciso di realizzare per la prima volta in Italia un sito web esclusivamente dedicato a contrastare la disinformazione in oncologia.
“Nel 2017 quasi 9 milioni di italiani sono stati vittime di fake news nel campo della salute. E il cancro è l’area della medicina più vulnerabile da questo punto di vista“, spiega Fabrizio Nicolis, presidente di Fondazione Aiom. “Siamo partiti da un’analisi dello stato dell’arte: nel web e nei social circolano quasi 400 bufale su presunte cure alimentari, cibi ritenuti ‘super’ e da evitare, oltre 175 su cure alternative spaziando, più di 160 sulle cause del cancro, e almeno 85 su cosa si nasconda dietro la malattia per cui le neoplasie, ad esempio, regrediscono in maniera naturale. Contro la disinformazione serve un’alleanza fra clinici, istituzioni, cittadini e media“.
Nel sito, suddiviso in 6 contenitori, il lettore può trovare risposte a molti quesiti, ad esempio, sul ruolo della dieta, dell’esposizione al sole, del fumo di sigaretta, del consumo di alcol, della sedentarietà, degli screening e delle terapie (nuove e tradizionali). C’è poi una sezione dove è possibile acquisire ulteriori informazioni e chiedere approfondimenti scrivendo direttamente agli esperti.
“Nel 2017 nel nostro Paese sono stati stimati circa 369mila nuovi casi di tumore e il 60% dei pazienti è vivo a 5 anni dalla diagnosi: un risultato importante ottenuto grazie alla prevenzione e ad armi efficaci che spaziano dalla chirurgia alla radioterapia e chemioterapia, fino alle terapie a bersaglio molecolare e all’immuno-oncologia, precisa Stefania Gori, presidente nazionale Aiom e direttore del Dipartimento oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore don Calabria di Negrar-Verona. E’ inaccettabile che giovani pazienti, spesso sostenuti dai genitori come evidenziato in recenti episodi di cronaca, siano morti per aver scelto terapie sulla base di teorie totalmente prive di basi scientifiche. Per questo vogliamo proporre un’informazione certificata, tempestiva e autorevole, che sappia indirizzare tutti i cittadini verso verità supportate dalla medicina basata sull’evidenza“.
Il progetto nei prossimi mesi proseguirà con sondaggi rivolti a cittadini, clinici e pazienti e convegni con altre società scientifiche e associazioni dei pazienti sugli strumenti necessari per arginare i rischi prodotti dalle fake news.