Due giovani imprenditori, dopo la creazione di un nuovo brand nel campo della camiceria di qualità, lanciano la sfida di un cluster del cotone italiano: oggi il primo raccolto.
L’8 maggio la semina, oggi il raccolto. I tre ettari nella piana della Capitanata, in Agro San Severo, non sono protagonisti di un normale ciclo agricolo: il raccolto è quello del primo cotone ad oggi coltivato in Italia.
Frutto dell’inventiva e del coraggio di due giovani imprenditori pugliesi, Pietro Gentile e Michele Steduto, il raccolto, circa 150 quintali di cotone di primissima qualità, segna una svolta nella storia dell’agricoltura italiana e colloca la Puglia in una posizione di assoluta avanguardia, con potenzialità di sviluppo tutte da scrivere. Frutto dell’applicazione di tecnologie avanzate fra cui un’irrigazione a goccia, che ha consentito di ridurre di oltre il
75% il consumo di acqua per piantagioni di analoghe dimensioni nel bacino del Mediterraneo, la piantagione di Agro di San Severo si connota in modo del tutto originale e unica per tre idee e principi di base.
In primis la scelta ecologica: ovvero quella di arrivare a produrre cotone organico, frutto di semina in campi non trattati con prodotti chimici o potenzialmente nocivi. Quindi quella di avviare un percorso parallelamente “etico” nell’utilizzo di manodopera qualificata specie con riguardo al primo raccolto che (per le dimensioni della piantagione) è effettuato a mano, ma già con la previsione di ulteriori ampliamenti delle aree coltivate e quindi di un
utilizzo intensivo della meccanizzazione in tutte le fasi della coltivazione, raccolto incluso.
E, infine, nel concetto che ha rappresentato il fattore trainante di questa avventura imprenditoriale: produrre cotone di qualità che possa essere utilizzato a chilometro zero dal brand GEST e dall’industria dell’abbigliamento, con il chiaro obiettivo di costruire in Puglia ed in Italia un cluster agricolo-industriale del cotone.
I due giovani imprenditori, con professioni e background differenti, uno, Pietro Gentile, ingegnere civile e consolidato imprenditore edile, l’altro, Michele Steduto, informatico ed esperto in progettazioni di reti informatiche, condividono una mission che loro stessi definiscono “visionaria” e che trova le sue motivazioni nell’amore per la terra, quella di Puglia, nonché nella convinzione che l’industria italiana, anche quella delle PMI, debba trovare in modo sempre più convinto la sua ragione d’essere in nicchie di alta qualità.
Dalla partnership fra i due è nato GEST, un marchio di camiceria, che, con la cura dei particolari, si è differenziato in modo netto dai prodotti e dagli standard massificati che si sono impadroniti (grazie a produzioni low cost e low quality) del mercato. Da questa partnership e dalla ricerca di innovare è scaturita l’idea, che oggi si è concretizzata nel primo raccolto di cotone, di concentrare in Puglia tutta la fase produttiva, dalla semina del cotone, al raccolto, alla lavorazione e tessitura sino al confezionamento artigianale di camicie di altissima qualità.