Da adolescente era preso di mira dai compagni e lasciato in disparte dagli insegnanti. Oggi invece dà ripetizioni, ha fatto completare gli studi al figlio e alla moglie del titolare. “Il mio è un messaggio di fiducia e speranza a tanti ragazzi”
Padova – Preso in giro a scuola, vittima di bullismo e messo da parte. Adesso è un altro uomo, ha due lauree, scrive libri e aiuta gli altri nello studio. La storia è di Matteo Favaro, un 40enne di Scorzè (Venezia), che nei giorni scorsi ha presentato il suo libro La rivincita di uno sfigato (edito da Sensoinverso) dove racconta se stesso, il rapporto con la scuola, gli insegnanti, lo studio. Arriva da un’infanzia non facile; figlio unico, la famiglia è come tante e il papà Franco, per mantenere tutti, fa l’operaio. Mamma Luisa deve accudire genitori e parenti. In classe è emarginato, un po’ per il suo carattere chiuso e introverso, tanto che persino i docenti lo vedono come un ritardato. Il peggio lo subisce alle elementari e soprattutto alle medie, tanto che gli consigliano di fare l’istituto professionale: il liceo è troppo per lui. Adesso quel Matteo Favaro ha due lauree, in Matematica e in Economia internazionale a Padova, ha dato e dà ripetizioni agli studenti e lavora in un’azienda della zona, dopo che il 40enne ha aiutato a completare gli studi al secondogenito e alla moglie del titolare. «Nonostante la contrarietà dei professori – m’iscrissi allo Scientifico Majorana-Corner di Mirano (Venezia) – e sono stati gli anni della svolta. Mi è sempre piaciuta la matematica, la geometria e da grande avrei voluto fare l’insegnante. Dopo il diploma, m’iscrissi a Ingegneria informatica ma, non avendo le basi di programmazione, feci molta fatica. Mi fermai un anno per problemi di salute, poi scelsi d’iscrivermi in matematica, riuscendo ad arrivare alla fine nel 2005. Sempre con l’idea di fare il docente, capii presto che non fosse la mia strada; per proseguire gli studi necessari servivano soldi ma non ne avevo abbastanza, facevo ripetizioni ad altri ragazzi e, dopo qualche esperienza negativa con dei privati, decisi di cambiare obiettivo nel 2011, laureandomi in economia internazionale tre anni dopo». E si è messo pure a scrivere; dopo la presentazione del primo, a breve uscirà un fantasy thriller Gli occhi di Sibiu, l’anno prossimo pubblicherò un mystery thriller Il culto di Saturno e nel 2020 un altro thriller, stavolta psicologico, Il progetto Valhalla. «Vuole essere un messaggio di fiducia e speranza per i ragazzi – spiega – un invito perché attraverso l’impegno e dando sempre il massimo si possono ottenere dei risultati». Forse la migliore lezione di vita che potesse dare.