Un disastro ambientale, il dust bowl, circa un secolo fa ha contribuito a generare il mito della California; un altro disastro ambientale, quello degli immani incendi che la stanno sconvolgendo, potrebbe decretarne la fine.
La California non è più, già da qualche anno, la meta di sogno degli Americani. Gli anni 2018 e 2019 sono stati quelli, a partire dal ‘900, con il minor incremento demografico; positivo grazie alle nascite superiori alle morti, ma negativo nel rapporto tra immigrati ed emigrati.
I cambiamenti climatici, di cui gli incendi sempre peggiori sono uno degli effetti, inaridiscono i terreni. La California, che non è solo lo stato delle Web Companies o di Hollywood, ma anche uno stato agricolo, negli ultimi anni ha affrontato la peggiore siccità di sempre.
Il sogno californiano era nato già nell’800 nel periodo della corsa all’oro, ed era proseguito nei primi decenni del ‘900 quando, a seguito della crisi agricola che attanagliava il Mid West, milioni di americani emigrarono verso le coste del Pacifico.
In quel periodo stava nascendo l’industria del cinema e con essa un mito che sostenne per decenni la California. Un mito rinvigorito dai romanzi di John Fante, anche nell’ambientazione libertina di Bukowski o noir di Chandler e qualche decennio dopo dalla canzoni pop come California Girls dei Beach Boys o California Dreamin dei Mamas and Papas; fino ad arrivare alle serie TV degli anni ’90 come Beverly Hills 90210 e Bay Watch.
E poi, è storia recente, la California si è trasformata nel più grande serbatoio al mondo di start up hi-tech: Microsoft, Google, Apple, Facebook, Oracle, Tesla, sono tutte nate in California attorno alla Silicon Valley.
Ma è proprio da questa zona della Baia di San Francisco che si sono cominciati ad annusare i sintomi della crisi. Il costo della vita schizzato alle stelle ha messo in crisi la classe media. Arizona e Texas sono diventate le mete preferite di chi non riesce più a garantirsi una qualità della vita decente in California.
Una serie di calamità naturali ha sconvolto il più ricco tra gli stati USA, dalla siccità del periodo 2011-2017, la peggiore di sempre, agli incendi attuali, passando per il COVID: la California è lo stato americano più colpito dalla pandemia, con 771 mila contagiati e circa 14600 morti.
Le spiagge, il surf, il sole, la possibilità di fuggire dai freddissimi inverni continentali, non sembrano più essere una sufficiente attrattiva e il sogno californiano rischia di appannarsi. Sarà solo una crisi temporanea?