(ANSA) – ROMA, 30 SET – GAJA PELLEGRINI-BETTOLI, SHAKE- UP
AMERICA. CAPIRE LE ELEZIONI 2020 COME UN AMERICANO
(Castelvecchi, 13,5 euro). Il sistema politico ed elettorale
degli Usa non è semplice da capire, vista la sua base federale e
le distanze notevoli da quello italiano, ma anche da quelli di
altri paesi europei. E comprenderlo, in un 2020 in cui lo
scontro Trump-Biden rischia di essere al fotofinish, può essere
utile a comprendere come il voto rifletta i cambiamenti
dell’opinione pubblica statunitense, in una fase assai
turbolenta della vita nazionale.
Con l’elettorato estremamente polarizzato dalla presidenza
di Donald Trump, il coronavirus che dilaga, il tema del razzismo
e della disuguaglianza che riesplode, il libro di Gaja
Pellegrini-Bettoli offre una guida chiara e dettagliata – nonché
godibile – dei molti aspetti della corsa alla Casa Bianca, dalla
lunga stagione delle primarie e dei caucus, al peso elettorale
dei vari stati (che in alcuni ‘premia’ popolazioni molto esigue,
rispetto a quelli più popolosi) Il volume traccia le vicende storiche e costituzionali, si
addentra in analisi della società americana, vista e raccontata
dal suo interno, con le sue contraddizioni e complessità. Per
scriverlo, l’autrice ha anche intervistato numerosi giornalisti,
analisti e collaboratori dei gabinetti presidenziali.
Come nel precedente Generazione senza padri – Crescere in
guerra in Medio Oriente (2019), Pellegrini-Bettoli inserisce
anche storie personali di italo-americana, che – accanto ai
testimoni in prima persona delle campagne elettorali e delle
presidenze Usa, con le loro riflessioni ed aneddoti – rendono la
lettura piacevole e scorrevole, nonostante la complessità
dell’argomento. Laureata in Scienze Politiche e con un Master in
Storia Economica conseguito alla London School of Economics,
Pellegrini-Bettoli dal 2013 al 2018 ha vissuto in Medio Oriente.
Ha scritto per Limes e per il Corriere della Sera, e in inglese
ha pubblicato articoli e reportage su numerose testate e per
think tank. Ha inoltre lavorato come addetto stampa per le
Nazioni Unite a Gaza e presso il Parlamento Europeo e la
Commissione a Bruxelles. (ANSA).
Fonte Ansa.it