(ANSA) – ROMA, 30 SET – La grave flessione del traffico aereo
provocata dalla pandemia di Covid-19, seguita da una ripresa
lenta, si tradurrà in una perdita fino a 46 milioni di posti di
lavoro normalmente supportati dall’aviazione in tutto il mondo:
è quanto emerge da nuovi dati del settore pubblicati oggi
dall’Air Transport Action Group (Atag), organizzazione di
esperti del settore con base a Ginevra.
In circostanze normali, si legge in una nota, l’aviazione e
il turismo ad essa legato sostengono 87,7 milioni di posti di
lavoro in tutto il mondo. Oltre 11 milioni di posti sono quelli
impiegati dal settore stesso: compagnie aeree, aeroporti,
produttori aerospaziali civili e gestione del traffico aereo.
La chiusura quasi totale del sistema per diversi mesi, e la
riapertura a singhiozzo significano per l’organizzazione che i
viaggi aerei non torneranno ai livelli pre-Covid fino al 2024.
“Con l’aspettativa di vedere meno della metà del traffico
passeggeri quest’anno rispetto a quanto abbiamo effettuato nel
2019 – afferma il direttore esecutivo dell’Air Transport Action
Group, Michael Gill – sappiamo che molti lavori nel trasporto
aereo e nella più ampia che fa affidamento sull’aviazione è a
rischio. Alcune aziende stanno già prendendo decisioni
difficili, con molti colleghi colpiti dalla recessione”. (ANSA).
Fonte Ansa.it