Pescara, 02 ottobre 2020 – Parte anche dall’Aeroporto d’Abruzzo l’appello al Governo per inserire le infrastrutture aeroportuali nel Recovey Fund, in modo da conservare le potenzialità delle infrastrutture aeroportuali su tutto il territorio.
In linea con quanto chiesto da Assaeroporti, che proprio in queste ore è stata ricevuta presso le Commissioni Bilancio e Politiche Europee del Senato, nell’ambito dell’esame delle Linee Guida per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa.
Nel corso dell’audizione, il Direttore Generale di Assaeroporti, Valentina Lener ha dichiarato: “il sistema aeroportuale nazionale è una risorsa strategica per la connettività del Paese, un bene su cui è necessario investire perché in grado di generare crescita, con ricadute positive sulle comunità dei territori e in generale sull’economia. Ricordo che il trasporto aereo è moltiplicatore di PIL, in Italia incide per il 3,6%, e di forza lavoro. La comunità aeroportuale comprende circa 150 mila persone e il nostro settore sostiene 880 mila lavoratori. Oggi, la crisi causata dall’emergenza Covid minaccia l’intero comparto. Si pensi che da marzo, i soli gestori aeroportuali hanno perso oltre 1 MLD di fatturato”.
Il mancato inserimento degli investimenti aeroportuali tra gli obiettivi prioritari che il Governo intende perseguire nell’ambito del Programma Next Generation UE suscita forti preoccupazioni. Gli aeroporti sono, infatti, tra le realtà industriali maggiormente orientate alla realizzazione di progetti di modernizzazione e di sviluppo sostenibile e si inseriscono perfettamente nelle Mission individuate nelle Linee Guida.
“Le infrastrutture aeroportuali sono essenziali in un Piano di sviluppo della mobilità integrato, sostenibile e interconnesso e sono un elemento centrale sia per la ripresa sia per nuove forme di economia. Riteniamo fondamentale – ha aggiunto Valentina Lener – che i progetti sviluppati in ambito aeroportuale rientrino nel Recovery Fund.
In primis quelli che tendono alla tutela dell’ambiente, all’efficientamento energetico, alla digitalizzazione, oltre che al miglioramento dell’accessibilità e allo sviluppo dell’intermodalità”.