ROMA – Niente trasferimento in Grecia, al Larissa, per Varazdot Haroyan. Il 28enne capitano della nazionale armena, infatti, è stato chiamato alle armi dopo gli scontri esplosi nella piccola enclave del Nagorno Karabakhs tra Armenia e Azerbaigian, a causa anche dell’intromissione della Turchia. Di fronte alla necessità di rafforzare il proprio esercito, l’Armenia ha chiamato tutti i cittadini sotto i 40 anni e così anche il giocatore dell’Ural, club che milita nella Premier League russa, non ha potuto esimersi.
Dal calcio al campo di battaglia
In assenza della firma, il club che milita nel massimo campionato greco ha ricevuto un messaggio dall’agente del giocatore che spiegava la situazione e la decisione che Haroyan era stato costretto a prendere: lasciare momentaneamente il calcio per difendere il suo paese. Il 28enne difensore centrale ha giocato un totale di 243 partite con in Russia, segnando anche 12 gol e realizzando 6 assist. Con la sua nazionale ha totalizzato 51 presenze e due reti ed era stato tra i protagonisti dell’Armenia che aveva sfidato lo scorso anno l’Italia nelle qualificazioni agli Europei.
Una guerra non sua
Haroyan sarebbe già sul campo di battaglia. Di lui si erano perse le tracce per qualche giorno prima che riuscisse ad avvisare il proprio agente, Alexis Kouyias, che ha poi dato la notizia. Il trasferimento in Grecia avrebbe potuto significare una svolta per la carriera del difensore armeno che fin qui aveva giocato oltre che nel suo paese anche in Iran e, appunto in Russia dove ha disputato le ultime tre stagioni. Ai compagni dell’Ural aveva confidato che quello in Grecia sarebbe stata la sua ultima occasione per farsi notare nel calcio che conta, ma dovrà rinunciarci per affrontare una battaglia non sua e che dagli anni ’90 ad oggi sta costando la vita a migliaia di persone.
Fonte www.repubblica.it