(di Lorenzo Attianese) (ANSA) – ROMA, 03 OTT – Controlli mirati, pattugliamenti
contro gli assembramenti e anche i militari in campo per
verificare il rispetto delle norme, come l’obbligo delle
mascherine. Ma anche mini-lockdown diffusi per arginare
l’aumento dei focolai. Il virus comincia a diffondersi al ritmo
dei numeri della fase di aprile e il Viminale è pronto a fornire
un ulteriore supporto, con attività straordinarie e – se serve –
l’ausilio dell’esercito. Nelle ultime 24 ore sono stati
registrati 2.844 nuovi casi. Dati che preoccupano anche il
presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Non posso
tacere la preoccupazione per l’aumento del ritmo del contagio
della pandemia e per vittime che giorno per giorno continuiamo a
registrare”, commenta il capo dello Stato.
Un numero così alto non si verificava dallo scorso 24 aprile,
quando si registrarono 3.021 contagi in un giorno. La curva sale
nonostante la lieve diminuzione di tamponi, 118.932 quelli
effettuati, circa 1.300 in meno. Cresce, seppure di poco, anche
il numero delle nuove vittime: 27 in un giorno, per un totale di
35.968 dall’inizio dell’emergenza. Si torna con le cifre ai
periodi della piena fase di emergenza, ma con un quadro
geografico diverso: in testa alla classifica delle regioni più
colpite nelle ultime ore c’è la Campania (+401), seguita da
Lombardia (+393) e Piemonte (+279). Sono 55.566 gli attualmente
positivi al Covid 19 in tutta Italia, ma per fortuna la maggior
parte dei nuovi malati non è in ospedale: sono 1.503 in più le
persone contagiate in isolamento a casa (52.064) mentre aumenta
lievemente il numero dei posti occupati in terapia intensiva
(297, +3) e nei reparti ordinari (3.205, + 63).
Nuove precauzioni sono già in arrivo: dall’obbligo di
mascherine all’aperto in tutto il Paese a possibili limitazioni
sugli orari di chiusura di pub e ristoranti, fino alle norme
ferree sul contingentamento delle presenze in strutture sportive
e ricreative come teatri e cinema anche se il presidente
dell’Anica, Francesco Rutelli, precisa che “il governo ci ha
assicurato che al momento ciò non è all’ordine del giorno”.
L’esecutivo, che ha sul tavolo la bozza del prossimo Dpcm
pronto per essere varato mercoledì 7 ottobre, lavora anche
all’ipotesi di chiusure mirate e sempre più localizzate. Di
fatto alcuni ‘mini lockdown’ – con i bar chiusi dalle ore 18
alle 6 del giorno successivo e la sospensione delle attività di
barbieri e parrucchieri – sono già stati disposti in alcuni
territori. Gli ultimi sono previsti con un’ordinanza della
Basilicata nel Potentino, fino al 13 ottobre per i comuni di
Tramutola e Marsicovetere.
E nel resto del Paese i controlli, per espressa richiesta del
Viminale, saranno sempre più stringenti. A mobilitarsi è stato
anche il capo di gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno
Frattasi, che ha indirizzato una circolare ai prefetti allo
scopo di adottare tutte le iniziative di propria competenza per
limitare il rischio del contagio. Nella circolare si ribadisce “l’impegno delle Forze di polizia nell’assicurare il rispetto
delle disposizioni anti-Covid attraverso i servizi di
prevenzione generale che caratterizzano le attività di controllo
del territorio, come anche la possibilità di controlli mirati in
relazione ai luoghi urbani e alle fasce orarie di maggiore
affollamento”. Se non bastasse, scenderanno in campo anche i
militari. Le attività di controllo potranno essere modulate – si
legge nella circolare – “con il consueto concorso di operatori
delle polizie locali e con l’eventuale ausilio del personale
militare appartenente al dispositivo ‘Strade Sicure’, nel quadro
del pertinente Piano di Impiego'”.
In questo contesto un piano ‘ad hoc’ potrebbe essere valutato
per la Campania, una delle regioni con la più alta densità
abitativa e ora con il più alto numero di contagi giornalieri. A
chiederlo nelle prossime ore sarà il governatore Vincenzo De
Luca, che al Viminale incontrerà il ministro dell’Interno e il
capo della Polizia: dai prossimi giorni sarà disposto un
significativo aumento dei pattugliamenti, controlli mirati e più
sanzioni. Stesse richieste dal sindaco di Benevento, Clemente
Mastella, che ha chiesto al Prefetto l’ausilio dell’esercito nel
fine settimana anche nella sua città. Anche nella Capitale i
controlli sono ormai a tappeto, soprattutto nei luoghi della
movida e poche ore dopo l’ordinanza regionale sull’obbligo della
maschera all’aperto. Dopo Campania, Lazio, Sicilia, Calabria,
Piemonte e Basilicata, dalla strada fino alle minori limitazioni
a seconda dei luoghi di assembramento, ora anche nelle Marche
chi non indossa il dispositivo sarà multato. (ANSA).
Fonte Ansa.it