ENNA – Una grande salita del Giro non era mai arrivata alla terza frazione e l’Etna non si era mai scoperto come arrivo di tappa dal versante di Linguaglossa, quello su cui pedaleranno oggi i corridori. Si sale fino a Piano Provenzana, come nel 2011, quando però la tappa si concluse al Rifugio Sapienza, con vittoria di Alberto Contador, poi revocata. Il percorso 6 è il più settentrionale, il più lungo (18 km) e probabilmente il più duro. È stato ribattezzato “Versante #salvaciclisti” ed è dedicato alla memoria di Michele Scarponi, Tommaso Cavorso e Rosario Costa. Sono tanti i cartelli lungo la strada che indicano la distanza minima di un metro e mezzo e invitano al rispetto reciproco tra ciclisti e automobilisti.
Tecnicamente la salita è davvero impegnativa: sale tutta tra il 6 e il 7% ma negli ultimi tre km si impenna costantemente oltre il 10. Il tempo di scalata complessiva potrebbe sfiorare l’ora. Il record attuale, dati di Strava alla mano, è di 59’01”, alla velocità media di 18 orari. Tra le donne il primato appartiene alla vicecampionessa mondiale Anniemiek Van Vleuten: 1h20’50” alla media di 13.4 km/h. Rispetto ai versanti già affrontati negli anni recenti del Giro (2016 Rifugio Sapienza, 2018 Piano Vetore) ha tratti più arcigni e la quota di arrivo, 1720 metri slm, potrebbe fare la differenza. Superati due rifugi i corridori avranno di fronte nel tratto più duro lo scenario della sciara del 2002. La strada in quel punto si inerpica tra i basalti raffreddati della colata e giunge a Piano Provenzana, la stazione sciistica più frequentata del comprensorio Etna.
Il meteo dovrebbe essere clemente, almeno fino all’arrivo dei corridori, e il vento non dovrebbe creare troppi problemi. Nel 2016 la tappa venne vinta dallo sloveno Jan Polanc dopo una lunga fuga. Vincenzo Nibali tentò un attacco nel finale ma venne stoppato nella sua marcia verso il Rifugio Sapienza da un fortissimo vento contrario. Il siciliano ha una gran voglia di fare: ad Agrigento è stato il migliore degli uomini di classifica (8°, dietro al suo compagno di squadra Brambilla). Tra le sue 52 vittorie da professionista non ce n’è una ottenuta nella sua Sicilia. L’occasione è oggi.Fonte www.repubblica.it