ROMA – “Ti facciamo fuori, guardati le spalle”, “Ti ammazziamo”. E proiettili spediti a casa, striscioni davanti a Casa Samp, lancio di oggetti, blitz in 50 sotto l’abitazione di Roma, vetri spaccati. Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ne ha abbastanza e ancora una volta denuncia gli pseudo tifosi che hanno agitato con violenza la sua vita per spingere il patron blucerchiato a cedere il club alla cordata di Vialli.
Due anni di minacce e attacchi
Sono due anni che Massimo Ferrero sopporta striscioni e anche attacchi sui social. Ieri il presidente della Sampdoria ha presentato l’ennesima denuncia ai poliziotti di Roma, e all’Adnkronos ha detto: “Ci convivo male, ma ci convivo e continuo sulla mia strada. Certo, sarebbe meglio non riceverle queste minacce perché non sai mai chi hai davanti”. Di chi lo tormenta per la trattativa sfumata con la cordata di Gianluca Vialli e la cessione della società sportiva ha detto: “Chi mi minaccia è invisibile, non so chi siano i mandanti, ma vado avanti a barra dritta con il mio lavoro cercando di fare sempre meglio”. “Ho paura per i miei figli, solo questo – ha spiegato ancora Ferrero – ma il lavoro mi aggrada e non mi fa pensare a persone che, se fanno quello che fanno, hanno qualche problema. Vengano a dirmelo vis a vis, io voglio bene a tutti”.
Fonte www.repubblica.it