(ANSA) – MILANO, 08 OTT – Quattro clienti su dieci al
ristorante, al bar o in pizzeria non rispettano le norme di
sicurezza basilari, costringendo spesso i ristoratori,
altrettanto passibili di multa per l’inosservanza altrui delle
regole, a richiamarli. Lo rivela un sondaggio condotto
dall’agenzia ‘RistoratoreTop’ su un campione di 191 imprenditori
provenienti da tutta Italia e intervistati durante il Food
Marketing Mastery in corso a Bentivoglio, alle porte di Bologna.
Dall’indagine, svolta per sondare l’umore degli esercenti del
settore ristorativo rispetto all’aumento dei contagi che sta
investendo il Paese e ai contenuti del Dpcm atteso per il 15
ottobre, emerge che il 96% dei ristoratori si trova almeno una
volta al giorno a intervenire per far mantenere il
distanziamento ai clienti oppure per far indossare loro la
mascherina quando si alzano dal tavolo, e il 98% trova ingiusto
che da un punto di vista legale le responsabilità del mancato
rispetto delle misure di sicurezza ricada anche su di loro.
“L’aumento dei contagi o lo spettro di un nuovo lockdown si
combattono con norme semplici e di buon senso, rispettate da
tutti, esercenti e clienti – afferma Lorenzo Ferrari, ad di
RistoratoreTop – norme che diano modo ai ristoratori di fare i
ristoratori, piuttosto che i controllori, e che vengano fatte
rispettare anche attraverso un’intensificazione dei controlli,
se necessaria”. L’ipotesi di una chiusura anticipata alle 22 o
alle 23 delle attività ristorative per contribuire ad arginare
la diffusione del virus è considerata dalla totalità degli
intervistati un intervento inutile e dannoso, mentre è salutato
con tiepido entusiasmo dal 37% l’obbligo di indossare la
mascherina anche all’aperto. “Il ‘problema’ della movida, con
una stretta sull’orario di somministrazione, non verrà risolto
ma si limiterà a spostarsi altrove, con il solo risultato di
mettere in ginocchio le attività, in particolare bar e pub”,
sottolinea Ferrari. (ANSA).
Fonte Ansa.it