ROMA – Guidare è una cosa, parcheggiare un’altra. Quante fiancate, paraurti, specchietti abbiamo sacrificato sull’altare della manovra di parcheggio, specie se effettuata in retromarcia? Ora però si può tranquillamente mettere la parola fine a quest’incubo grazie a dotazioni come il Visiopark ed il Park Assist disponibili su molte auto, fra cui gli ultimi Sport Utility targati Peugeot come i nuovi 3008 e 5008. Il Visiopark aiuta a controllare a 360 gradi tutto ciò che accade intorno al veicolo, cosa molto preziosa quando si deve parcheggiare un’auto delle dimensioni di un Suv in un contesto di scarsa visibilità. Con il Park Assist si può invece parcheggiare con precisione millimetrica: questo dispositivo non solo rileva un parcheggio su misura per la propria auto (sia parallelo che perpendicolare), ma prende anche il controllo dello sterzo.
Tutto avviene grazie a una videocamera sul portellone del bagagliaio e a una sulla griglia della calandra, che regalano una visione completa èdirettamente sul touch screen a centro plancia. In tempo reale durante l’operazione di manovra viene riprodotta anche la vista dall’alto dell’auto e dell’ambiente circostante. “La telecamera Visiopark 1 è una vera evoluzione per la visione posteriore”, spiegano i tecnici Peugeot. “Fornisce una panoramica della zona dietro all’auto e mostra anche la traiettoria del veicolo in funzione dell’angolo di sterzo e gli indicatori della distanza con gli ostacoli vicini”. Pensando invece a quei guidatori che si stressano alla ricerca di parcheggio, la tecnologia Park Assist (inclusa nell’opzione Visiopark 2) rileva parcheggi perfettamente adatti semplicemente passandoci davanti ad una velocità non oltre i 30 km/h. Per iniziare la manovra l’automobilista deve solo indicare sul touch screen centrale se desidera parcheggiare in parallelo o in perpendicolare. La sicurezza è comunque garantita perché in ogni momento il guidatore può azionare il freno, l’acceleratore e il cambio e può riprendere il controllo del volante. Assistenza al parcheggio sì, ma fino a un certo punto.
Fonte www.repubblica.it