BERGAMO – L’Atalanta, ma anche e soprattutto il campionato italiano, ritrovano Josip Ilicic, un grande giocatore che avrà bisogno di tempo per tornare ai suoi livelli ma che intanto rientra in squadra proprio nel momento in cui la stagione inizia ad entrare nel vivo. Ad annunciare la bella notizia, non solo per i tifosi degli orobici ma per tutti gli appassionati di calcio, è Gian Piero Gasperini nel corso della conferenza stampa della vigilia di Napoli-Atalanta. “Ilicic ha dimostrato di aver recuperato bene, è disponibile e parte per Napoli – le parole del timoniere della Dea -. Ormai lavora molto bene da settimane e la sua capacità di giocare è intatta. Vedremo se giocherà dall’inizio o a gara in corso. Non ha avuto un infortunio che prevede un tempo di recupero, non ha disperso la capacità di giocare. Farà parte della squadra. E per noi questa è una grande notizia”.
“La sosta ci ha permesso di recuperare tanti uomini”
Ma la presenza del talento sloveno non è l’unica novità tra i nerazzurri nella trasferta all’ombra del Vesuvio. “Porto anche Miranchuk: ha perso un mese, ma durante la sosta ha recuperato dall’infortunio ed è pronto a inserirsi – spiega Gasperini che fa il punto della situazione – ‘Queste settimane sono state determinanti per recuperare giocatori come Piccini e Pessina, abbiamo recuperato quasi tutti i giocatori. Gollini è sulla buona strada. Toloi sta bene, ha superato un piccolo problema. Caldara ha avuto questo intervento, speriamo di recuperarlo bene. Romero si è allenato molto bene, è quello più facilmente inseribile. Alcuni nazionali sono arrivati prima, altri dopo: stanno tutti abbastanza bene, poi valuteremo nell’ultimo allenamento di oggi quando vedo i colombiani. La mia intenzione è portarli comunque a Napoli. Sono andati bene un po’ tutti, lo stesso Freuler che ha segnato. Non so se si sono messi d’accordo tra loro anche perché si sono fatti gol uno con l’altro. Io sono contento quando vanno in nazionale e giocano”.
“Papu grande campione, può giocare in qualsiasi club”
Uno degli stranieri che incarna un ruolo di leader nell’Atalanta per carisma e qualità è il Papu Gomez: “Mi dispiace per il Papu, oggi non è più l’attaccante in alternativa a Dybala o Messi: è un centrocampista che sta giocando in varie posizioni. Sono convinto che possa dare una mano considerevole all’Argentina in questa posizione. E’ un grandissimo campione, ha raggiunto dei valori incredibili. Potrebbe giocare in qualsiasi squadra d’Europa, può giocare anche nell’Inter o nella Juve, per fortuna lo abbiamo noi. La sua capacità è giocare in modo completo nelle zone vive del campo. Quest’anno può giocare anche in mezzo al campo e darci una mano anche in fase difensiva. Poi le cose migliori le fa quando attacca”.
“Il Napoli è una delle squadre migliori in Italia”
Il discorso si sposta poi sulla sfida del ‘San Paolò che apre un ciclo importante, contro un Napoli che si è fermato ancora prima della pausa per le nazionali, visto che non si è disputata la gara in casa della Juventus. “Il Napoli è una squadra forte, ha mantenuto i suoi giocatori migliori e ne ha inseriti altri importanti. Si candida a essere una delle protagoniste del campionato, per me è una delle migliori, non ha subito gol ed è forte in attacco – il giudizio dell’allenatore torinese – Formazione? Dobbiamo valutare ogni gara per le caratteristiche dell’avversario e per le nostre capacità di esprimerci. Ora comincia una striscia di partite che contano. Dopo l’inizio positivo, dovremo saper affrontare al meglio le prossime gare. Le partite tra campionato e Champions saranno tutte di una difficoltà notevole, ma la sosta ci è servita per ampliare gli uomini a disposizione”.
“Niente stop, convivere col Covid”
Sollecitato dalle domande, Gasperini ha commenta la situazione che si sta vivendo in Italia. E sul Covid e il calcio, l’allenatore dei bergamaschi non ha dubbi, convinto che la serie A non deve fermarsi per la pandemia. “E’ una situazione che colpisce tutti quanti, il calcio come tutta la vita quotidiana. Come tanti cerco di portare avanti le cose, speriamo che con i nostri comportamenti le cose possano migliorare. Dobbiamo cercare di convivere col virus e non fermarci, Bergamo in questo senso è stato un grandissimo esempio di come si può continuare a vivere senza dimenticare il dolore. Mi schiero con chi vuole giocare e continuare, non solo per una questione economica. Abbiamo la voglia di continuare a vivere. Il calcio è la nostra vita, le rivalità vanno spese in campo. Quando vanno spese fuori con l’intervento di persone estranee diventa tutto più complicato. Sul campo le rivalità sul campo si affrontano – conclude il tecnico nerazzurro -, dopo finiscono lì”.
Fonte www.repubblica.it