Mancano solo pochi giorni al passaggio dall’ora legale a quella solare, fissata nell’ultimo weekend pieno di ottobre. Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre dovremo spostare le lancette indietro di un’ora, precisamente alle ore 3. In quel momento tornerà l’ora solare che ci accompagnerà sino a fine marzo 2021.
Un effetto positivo nell’immediato sarà quello di guadagnare un’ora di sonno in più, ma il grande “trauma”, almeno per molti, sarà il fatto che il sole tramonterà prima e farà quindi buio presto, mentre si avrà più luce la mattina, almeno in una prima fase prima che si accorcino ulteriormente le giornate.
Come ogni anno, l’adozione dell’ora legale ha consentito un risparmio notevole per il consumo dell’energia elettrica, con l’ora di luce in più la sera. Questo spostamento delle lancette potrebbe essere uno degli ultimi in assoluto, in attesa di sapere per quale soluzione opterà l’Italia
Entro aprile l’Italia (come tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea) dovrà decidere per l’abolizione o meno dell’ora legale. Ogni stato potrà valutare se adottare per sempre l’ora legale, quella solare o continuare a cambiare, come avviene ora.
Il rischio è quello di andare incontro al totale caos europeo dei fusi orari. C’è una contrapposizione tra i paesi del Nord Europa, che spingono per l’abolizione dell’ora legale, mentre quelli del Sud Europa gradiscono l’opposto, “ingolositi” dalla possibilità d’avere più luce con l’ora legale.
La Francia, ad esempio, si è espressa tramite voto popolare di mantenere l’ora legale addirittura tutto l’anno. L’Italia propende invece per lo status quo: sei mesi legale e sei mesi solare. Nella scelta italiana gioca un ruolo fondamentale il fattore economico, poiché l’ora legale permette di accendere le luci un’ora dopo.