(ANSA) – ROMA, 22 OTT – Un test del respiro per diagnosticare
al massimo in un quarto d’ora i positivi al Coronavirus. E’
quanto sta sviluppando l’Enea non per sostituire il ‘tradizionale’ tampone molecolare, ma per affiancarlo come test
diagnostico rapido su grandi numeri di popolazione. Basterà
soffiare in una cannuccia collegata a uno specifico dispositivo
per avere una risposta attendibile in 10-15 minuti. Il
dispositivo si chiama ‘Asdeco’ (Asymptomatic Detection
Coronavirus), ha dimensioni paragonabili ad uno smartphone, è
riutilizzabile, non ha bisogno di reagenti e permetterà di
effettuare screening su un ampio numero di persone in ambienti
come, ad esempio, scuole e aeroporti per individuare, in
particolare, i casi asintomatici. “L’idea è nata dall’esigenza
di avere a disposizione nuove tecnologie di diagnostica precoce
e non invasiva”, spiega Antonia Lai, ricercatrice del
Laboratorio Diagnostiche e Metrologia presso il Centro Ricerche
Enea di Frascati, che sta mettendo a punto il sensore insieme ai
colleghi Alessandra Pasquo e Simone Mannori. “Stiamo lavorando a
pieno ritmo – spiegano – per realizzare entro pochi mesi il
primo sensore. La sperimentazione sul campo partirà una volta
conclusa la parte di laboratorio e sarà gestita da strutture
sanitare e ospedali, con i quali stiamo avviando accordi di
collaborazione”. Il sensore Enea utilizzerà una tecnica ad alta
sensibilità e selettività – attualmente impiegata in laboratori
di analisi specializzati – che permetterà di individuare in
tempo reale le proteine virali contenute nel respiro.
“La presenza del virus SARS-Cov2 nel sensore – aggiunge Lai
– induce un cambiamento sulla luce riflessa, individuata
attraverso algoritmi identificativi che permettono una risposta
in tempi rapidi senza l’utilizzo di reagenti”. (ANSA).
Fonte Ansa.it