E’ vero, il Vortice Polare si sta rafforzando ma… Negli ultimi giorni, cercando di cogliere quelle che potrebbero essere le caratteristiche meteo climatiche di novembre, abbiamo introdotto numerosi elementi.
Abbiamo parlato di alcuni indici descrittivi come la NAO e l’AO (continueremo a parlarne), abbiamo parlato dell’inusuale comportamento del ghiaccio marino artico, abbiamo parlato dell’ENSO e più nello specifico della NINA. Abbiamo anche accennato all’importanza delle anomalie termiche delle acque superficiali oceaniche e nel caso specifico del comportamento dell’Atlantico. Tanta carne al fuoco, tante situazioni che potrebbero far andare diversamente un mese che altrimenti potrebbe già avere un esito scontato.
Esito anticiclonico, esito mite, esito dipendente strettamente da un Vortice Polare in fase di accelerazione. Ma… Combinando tutti gli elementi suddetti non siamo così convinti che possa andare effettivamente come prospettato da alcuni modelli stagionali. Anche perché quegli stessi modelli stagionali iniziano a mostrarci qualche interessante alternativa.
Partiremo dall’Alta Pressione, su questo – è proprio il caso di dirlo – non ci piove ma se inizialmente c’era il rischio di persistenza ecco che con le ultime emissioni modellistiche – in realtà qualcosa è mutato già dai giorni scorsi – potremmo uscirne rapidamente. Un’uscita che rischia di essere traumatica, magari con uno di quei cattivi peggioramenti autunnali innescati dall’Atlantico ma acuiti dal Mediterraneo.
Addirittura già verso il 5-6 novembre potrebbe cambiare tutto, potrebbe arrivare una depressione atlantica a scombussolare la quiete anticiclonica. Potrebbe aprirsi una ferita importante, ma ciò che più cattura la nostra attenzione è la distribuzione di Alte e Basse Pressioni su scala emisferica. Perché tutto sembra tranne che siano d’accordo con la persistenza anticiclonica. Anzi, potremmo assistere a ondulazioni più o meno intense delle correnti d’alta quota, con conseguenti discese d’aria fredda verso sud.
Il caldo, quindi, non avrebbe modo di presentarsi sulle nostre regioni. Anche se dovesse arrivare, non sembrano esserci le condizioni ideali per una sua permanenza. Ecco quindi che anche novembre confermerebbe il trend estremamente dinamico che stiamo osservando sin dagli esordi dell’autunno meteorologico.
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