(ANSA) – ROMA, 28 OTT – Uno studio italiano mostra le
potenziali capacità antivirali contro il SARS-CoV-2 di una
sostanza naturale estratta da agrumi e altri vegetali, la
Naringenina: testata su cellule umane in provetta, questa
molecola sembra capace di inibire il processo infettivo.
È quanto emerso da uno studio di Antonio Filippini della
Sapienza Università di Roma, i cui risultati sono pubblicati
sulla rivista Pharmacological Research.
Gli esperti hanno inizialmente identificato che una famiglia
di molecole (i canali ionici lisosomiali TPC –
Two-PoreChannels), è importante nel processo infettivo.
In seguito il gruppo di ricercatori del Laboratorio di
Virologia della Sapienza guidato da Guido Antonelli, ha scoperto
che il trattamento di cellule con Naringenina previene
l’infezione di più di un tipo di coronavirus. In aggiunta a
questi risultati, il team del Laboratorio di Microbiologia
dell’Università Vita-Salute San Raffaele, guidato da Massimo
Clementi, ha dimostrato che, alle stesse dosi, anche l’infezione
di SARS-CoV-2 viene arrestata.
Benché si tratti di uno studio solo di base, la Naringenina
sembra promettente perché è risultata anche in grado di
contrastare efficacemente la dannosa produzione di molecole
infiammatorie (citochine), che si scatena nel corso
dell’infezione virale. “L’identificazione di un bersaglio e la dimostrazione che è
possibile colpirlo in modo efficace, rappresenta un sostanziale
passo avanti verso l’obiettivo di arrestare l’epidemia da
COVID-19 – commenta Filippini. La sfida successiva a cui stiamo
lavorando è individuare la formulazione ottimale per veicolare
il farmaco alle più basse concentrazioni possibili in modo
efficace e selettivo alle vie aeree, il primo fronte critico su
cui combattere l’infezione”. (ANSA).
Fonte Ansa.it