E’ l’obiettivo di Open Dream, la prima edizione di un progetto di economia sostenibile e turismo che vede le eccellenze alimentari venete e la passione per la bicicletta come nuova filosofia di vita. L’appuntamento per il 26 e 27 maggio a Treviso
Treviso – Sale l’attesa per l’apertura al pubblico degli spazi dell’ex Pagnossin a Treviso. Nel fine settimana del 26 e 27 maggio, Open Dream aprirà le porte al pubblico per la prima volta. Due i filoni dove saranno accesi i riflettori: il mercato delle eccellenze, dove un centinaio di produzioni legate al cibo e al vino di nicchia metteranno in scena le emozioni del gusto, e poi la presentazione dell’hub del turismo green, un progetto dedicato a creare in quest’area un baricentro culturale e logistico incentrato sul focus del salutismo e del vivere con calma che si sta imponendo nelle tendenze del turismo sostenibile. Gli spazi dell’ex Pagnossin si trovano a pochi passi dall’aeroporto Canova ma anche collegati alle vie del movimento lento, su due ruote. Da qui si può partire per una delle otto tappe dell’anello veneto di Green Tour, seicento chilometri pensati dalla Regione.
Perché se nei pressi ci sono i percorsi per il parco del Sile o per la storica ferrovia dismessa Treviso-Ostiglia, guardando la mappa dell’area dall’alto si possono notare le diramazioni che dall’ex Pagnossin portano verso la Venezia-Monaco o persino sui Colli Euganei, a seconda dell’interesse del turista che dall’aereo alla bicicletta impiegherà un attimo. «Il nostro hub – spiega l’imprenditore Damaso Zanardo e ideatore del progetto OpenDream – vuole diventare un attrattore di turismo, un polo di incoming dal quale poi si dirameranno proposte green e slow in tutto il Veneto. Saremo dei traghettatori che porteranno i visitatori internazionali nel territorio attraverso le vie verdi. Il nostro è un modello di turismo industriale organizzato in rete, che vuole promuovere le produzioni di eccellenza e farle conoscere al mondo».
Il racconto di questo approccio, si concretizzerà in un convegno che vorrà spiegare anche l’economia reale che potrà svilupparsi su queste basi. Alle 10 scatterà la tavola rotonda condotta dal giornalista Luca Pinzi, sul filone di “Il cicloturismo muove l’economia sostenibile: un’opportunità per coniugare lo sviluppo del territorio con la cura della persona”.
Dopo i saluti e l’introduzione ai lavori a cura di Giulia Casagrande, presidente di rete d’impresa “Cycling in the Venice garden”, della quale fa parte anche OpenDream, Mara Manente, direttore Centro Studi e Ricerche Ciset di Ca’ Foscari conduce “Studio e riflessioni sul turismo cicloturistico nella Regione Veneto”. Segue “Cosa sta accadendo all’estero?” con la testimonianza di Irena Springlova, proprietaria di Ck Trip e specializzata da oltre 28 anni nel cicloturismo in Italia ed Europa. Stefano Orsato, presidente regionale della Sieb, Scuola italiana e-bike, parlerà quindi de “Le nuove professionalità del mondo e-bike”, mentre Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca Trevigiana, affronterà la tematica delle “Potenzialità del progetto Green Tour per la salute”. Le conclusioni saranno a cura di Federico Caner, assessore alla programmazione, fondi UE, turismo e commercio estero della Regione Veneto.
Alle ore 11.30 chiuderà la mattinata l’iniziativa “Biciclettando OpenDream green tour con i sindaci delle nostre ciclovie”, un breve itinerario guidato in E-Bike Fantic. Tra i partecipanti di questa biciclettata alcuni sindaci simbolo della rete green che collega il Veneto: Claudio Grosso, sindaco di Quarto D’Altino, nel Veneziano, territorio emblema della ciclovia GiraSile; Mauro Dal Zilio, sindaco di Quinto di Treviso, città simbolo della Treviso-Ostiglia e Roberto Tonon, primo cittadino di Vittorio Veneto, città che rappresenta la direttrice Venezia-Monaco, l’Augustea. Infine, alle 12.30 la visita a “Opendream Food Market 2018” col ritorno in e-bike presso gli spazi Opendream.