Nel mondo del Web ha preso piede un fastidioso fenomeno: quello delle Fake News. Notizie destituite di ogni argomento e fondamento ma che, purtroppo, appaiono credibili al pubblico, tanto da essere condivise, diffuse e commentate.
Ma chi pensa ci sia esclusivamente goliardia o voglia di scherzare dietro la diffusione di questo curioso fenomeno si sbaglia di grosso. Il motore che spesso spinge a far girare determinate notizie è la ricerca del Clic. Ogni volta che clicchiamo su una Notizia accediamo ad un sito, questo sito utilizza gli accessi degli utenti come strumento per poter ottenere sponsorizzazioni.
Il rischio che si corre è quello di inquinare il dibattito pubblico, ingenerando tra l’opinione pubblica meno istruita e/o avvertita un senso di indignazione per fatti inesistenti o volutamente esagerati e manipolati. Questo oltre a permettere la distruzione di un avversario politico, genera un guadagno elevato a costo zero, ecco perché aumentano a vista d’occhio i fabbricatori di “Fake News”.
Per difendersi dalle Fake News e riconoscerle basta attuare piccoli accorgimenti che però possono essere di grande aiuto.
Innanzitutto è importante controllare il SITO da cui vengono pubblicate, visto che spesso i fabbricatori di fake news si servono di nomi simili ad altre testate note. Per esempio spesso compaiono sui social notizie lanciate dal sito “Il Fatto Quotidaino”, “Tg-com 24” e roba del genere. E’ opportuno quindi stare molto attenti.
Un’altro elemento da controllare con accuratezza è il TITOLO della Notizia. Spesso gli spacciatori di bufale utilizzano titoli esagerati, scritti in maiuscolo e pieni di punti esclamativi per attirare il lettore e fomentare la sua indignazione.
Occhio anche all’AUTORE dell’Articolo, spesso viene omesso oppure vengono firmati da nomi inventati che possiamo subito beccare facendo una rapida ricerca sul web.
Christian Carbone