(ANSA) – SAN GREGORIO D’IPPONA, 29 OTT – Può un cannone
residuato bellico scatenare una polemica politica? È quanto sta
avvenendo a San Gregorio d’Ippona, comune in provincia di Vibo
Valentia, dove la minoranza consiliare ha criticato la decisione
del sindaco Pasquale Farfaglia di spostare da piazza Duomo alla
Villa comunale il cannone posto sul monumento ai Caduti delle
due guerre mondiali.
Ma ciò che rende ancor più curiosa la vicenda sono le
motivazioni messe nero su bianco nella delibera di Giunta: nella
vecchia collocazione, infatti, il monumento era puntato verso la
chiesa parrocchiale. “La casa di Dio, simbolo della comunità
cristiana, luogo di preghiera, e pertanto la presenza di un
residuato bellico davanti alla chiesa- é detto nell’atto
amministrativo – non è di certo il posto ideale”.
Tuttavia, per la minoranza, «prescindendo dal fatto che noi
tutti sicuramente siamo cresciuti con valori cattolici cristiani
e lo siamo fortemente ancora oggi, la scelta appare inopportuna
e indelicata da diversi punti di vista. Il primo sotto il
profilo dell’autorità dell’atto: sarebbe stato più democratico
portare tale scelta all’interno del Consiglio comunale che
avrebbe potuto decidere rappresentando così la volontà dei
cittadini tramite i suoi rappresentanti eletti e non per volontà
di pochi”.
Secondo i consiglieri di minoranza, inoltre, “il cannone
posto sopra il monumento sicuramente non rappresenta una
minaccia all’edificio religioso, posto che lo stesso si trova in
quella posizione da quasi 40 anni e non ha mai esploso un colpo.
Diversamente, sotto una diversa chiave di lettura, potrebbe
essere interpretato come simbolo a difesa della nostra comunità
e come ricordo solenne dei nostri concittadini che hanno dato la
loro vita per la nostra patria e la nostra nazione. L’iniziativa
della giunta, dunque, rappresenta un oltraggio alla memoria
collettiva”. (ANSA).
Fonte Ansa.it