Con la campagna di Equity Crowdfunding, Feat Food scala il mercato e punta alla preparazione di 3.000 pasti al giorno
Joel Obi, calciatore nigeriano classe 1991, che, giovanissimo, ha militato nell’Inter e oggi è in forza al Chievo Verona “scende in campo” per investire nella start up Feat Food. Una realtà fondata a Lecce nel 2015 e sbarcata l’anno successivo a Milano, che consegna in tutta Italia pasti sani, bilanciati e personalizzati in base al fabbisogno nutrizionale di ogni cliente: la particolarità è che il menù viene studiato non da uno chef, ma da algoritmi di Machine Learning che individuano le combinazioni migliori per il raggiungimento degli obiettivi di forma.
“Ho deciso di investire in questo progetto in quanto credo molto nella validità del prodotto; in un mondo come quello odierno dove siamo sempre di corsa, talvolta purtroppo ci manca il tempo per dedicarci alla nostra alimentazione in modo corretto. Come sportivo so bene quanto questo sia importante per raggiungere degli ottimi risultati e Feat Food è un valido alleato: qualità e materie prime ottime e la comodità del delivery a un prezzo alla portata di tutti. “ha commentato Joel Obi, che incarna perfettamente l’utente a cui si rivolge Feat Food.
Oltre agli sportivi, sempre più persone che desiderano avere uno stile di vita sano anche grazie a una corretta alimentazione, scelgono una dieta bilanciata che, con Feat Food, gli viene consegnata direttamente a casa. Accanto al canale e-commerce che è trainante, i piatti di Feat Food si possono trovare in un punto vendita diretto a Milano e nei frigoriferi intelligenti, nati da una partnership con Fresco Frigo, situati in più di 40 palestre e alcune aziende in tutta Italia. Con la campagna di equity crowdfunding, lanciata a inizio ottobre sulla piattaforma Crowdfundme (qui il link diretto) e che si chiuderà il 30 novembre prossimo, la startup si pone come obiettivi principali nuove assunzioni e investimenti in macchinari per la produzione, oltre ad attività di marketing e comunicazione. La campagna, che in meno di un mese ha raccolto oltre 52.000 Euro su un obiettivo minimo di 100.000 Euro, si inserisce in un aumento di capitale più ampio, per un totale di 1,8 milioni di euro.
La società conta già investitori come i gruppi alimentari Riso Gallo e Amadori, che sono anche partner commerciali, Graphicscalve, i venture incubator Digital Magics e Moffu Labs, e l’imprenditore Enrico Pandian, fondatore di Supermercato24, PrezziPazzi, Checkout Technologies (Exit) e FrescoFrigo.
Feat Food ha beneficiato di un incentivo Smart&Start di 430.000 Euro rivolto alle startup italiane ad alto contenuto innovativo più promettenti.
Dalla gastronomia a Lecce ai 3.000 pasti al giorno, la crescita di Feat Food
“Tutto è partito dalla collaborazione con una gastronomia di Lecce che preparava i piatti secondo le mie indicazioni, che poi consegnavo personalmente al domicilio dei clienti in città – spiega Andrea Lippolis, giovane fondatore della startup e appassionato di fitness – Oggi nel nostro laboratorio di Milano di 160 mq, lavora una brigata di 7 persone (4 cuochi e 3 addetti alla logistica e alla supply chain) che prepara dai 500 ai 600 pasti al giorno, che sono consegnati in tutta Italia in 24/48 ore. Durante il lockdown, le misure restrittive hanno portato le persone a comportarsi in due modi diametralmente opposti: o ad arrestare completamente l’attività motoria e le abitudini alimentari o a incrementare l’attività fisica e rimodellare le proprie abitudini verso uno stile di vita più sano. In ogni caso, il lockdown ha sicuramente impattato sulle persone in termini di aumento di peso e di riduzione dell’attività motoria e incentivato il desiderio di seguire uno stile di vita sano. Con risvolti anche sul nostro business e una crescita del canale e-commerce che è stata di +60% rispetto alle stime nel primo semestre del 2020”.
Per Feat Food, in attesa di conoscere l’esito della campagna di Crowdfunding, è già partita la costruzione di un nuovo capannone di 700 mq alle porte di Milano, che sarà adibito a centro di produzione con una capacità di 3.000 pasti al giorno. Questo cambiamento richiederà anche un potenziamento delle risorse umane su diversi livelli, all’interno di un team che, al C-level, annovera professionisti con un grande esperienza come Francesco Pignatti, aka IronManager, nel ruolo di Head of Nutrition: “L’obiettivo è assumere 4 persone entro la fine del 2020, portando a 16 il totale dei dipendenti in forza a Feat Food, che comunque si avvale anche di una rete di collaboratori esterni, soprattutto per la parte di sviluppo software. Attualmente abbiamo già aperto le selezioni per la posizione di CMO
Chief Marketing Officer, cui presto si aggiungeranno figure manageriali come Business Developer e addetti alla produzione, per sostenere il carico di lavoro che ci aspettiamo ”.