(ANSA) – ROMA, 02 NOV – Quella di un lockdown solo per gli
anziani è una “soluzione inaccettabile perché potrebbe avere sui
malati di cuore un effetto peggiore del contagio”. A esprimere
preoccupazione, dopo l’annuncio di un eventuale lockdown
selettivo per fasce d’età e la pubblicazione della ricerca
dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi),
sull’urgenza di isolare subito gli anziani per scongiurare un
lockdown generalizzato, è la Società Italiana di Cardiologia
Geriatrica (SICGe). “La probabilità – spiega Alessandro
Boccanelli, presidente SICGe e docente di Filosofia Morale
all’Università UniCamillus di Roma- che un anziano che rispetta
le regole di protezione individuale e le misure di
distanziamento, uscendo di casa si contagi è sicuramente
inferiore al danno quasi certo che trarrebbe da un secondo
confinamento, con conseguenze ancora peggiori sulla sua salute”.
“Sono sotto gli occhi di tutti i cardiologi – prosegue – i
disastri provocati dall’inattività fisica, che hanno fortemente
modificato l’andamento delle malattie cardiache. Sono aumentati
i casi di scompenso cardiaco, le crisi ipertensive e le recidive
di fibrillazione atriale, sia per il cambiamento peggiorativo
dello stile di vita, dovuto a inattività fisica ed eccessi
alimentari compensatori della depressione, sia per il timore di
andare a farsi controllare periodicamente. Inoltre il
deterioramento psichico causato dall’isolamento e dalla paura ha
indotto spesso nei pazienti cardiopatici stati confusionali con
errori nell’assunzione di farmaci”. “Quando gli anziani
cardiopatici – conclude Boccanelli- da maggio in poi hanno
timidamente rimesso la testa fuori casa, al cardiologo sono
apparsi regolarmente mutati in peggio: affanno, gambe gonfie,
aritmie, pressione fuori controllo, attacchi di angina. Sarebbe
logico e opportuno tutelare la salute e la dignità dell’anziano
non privandolo della libertà di movimento ma contenendola nei
limiti della passeggiata, evitando per quanto possibile luoghi
affollati, nel rispetto delle misure di protezione individuale”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it