(ANSA) – ROMA, 03 NOV – Tampone molecolare per un caso
sospetto che presenta sintomi o per persone asintomatiche che
hanno un ricovero programmato in ospedale o in Rsa. Test rapido
antigenico, invece, come prima scelta nel caso di chi ha pochi
sintomi e non ha avuto contatti con positivi. Mentre quando non
si è in presenza di sintomi “i test devono essere limitati ai
contatti stretti di un caso confermato” e non vanno prescritti
anche “ai contatti di contatti”. A chiarire come organizzare la
strategia di testing in modo omogeneo sul territorio è il
documento “Test di laboratorio per SARS-CoV-2 e loro uso in
sanità pubblica”, realizzata da Ministero della Salute e
Istituto superiore di sanità.
Alla luce delle evidenze disponibili e della necessità di
garantire test in tempi compatibili con le esigenze di salute
pubblica, si legge nella Nota tecnica ad interim, elaborata
insieme a Inail, Comitato tecnico scientifico, Consiglio
superiore di sanità, Conferenza delle Regioni, Federazione
nazionale degli ordini dei medici, Istituto Spallanzani e
Organizzazione mondiale della sanità (Oms), “è fondamentale una
scelta appropriata tra i test disponibili”. A tal proposito, si
precisa, “non è raccomandato prescrivere test diagnostici a
contatti di contatti stretti di caso confermato; qualora essi
vengano richiesti in autonomia, i soggetti non devono essere
considerati sospetti né essere sottoposti ad alcuna misura di
quarantena né segnalati al Dipartimento di Prevenzione, tranne i
positivi che vanno sempre comunicati”. (ANSA).
Fonte Ansa.it