(ANSA) – CATANZARO, 06 NOV – Condanna a 5 anni e 4 mesi di
reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed al
risarcimento dei danni alle parti civili. Questa la sentenza
emessa dalla Corte d’appello di Catanzaro (presidente Domenico
Commodaro) a carico di Giampaolo Bevilacqua, ex consigliere
provinciale ed ex consigliere della Sacal, la società che
gestisce gli aeroporti calabresi, condannato per concorso
esterno in associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal
metodo mafioso.
Un processo d’Appello bis, quello nei confronti di
Bevilacqua, difeso dall’avvocato Francesco Gambardella, dopo
l’annullamento con rinvio, da parte della Cassazione, della
sentenza d’assoluzione che era stata emessa nel 2017. Un
procedimento che rappresenta uno stralcio del processo “Perseo”
istruito contro la cosca Giampà di Lamezia Terme.
In primo grado, nel 2015, Bevilacqua era stato condannato dal
Tribunale di Lamezia Terme a 4 anni e 8 mesi di reclusione (e
all’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici) per concorso
eterno e assolto per l’estorsione aggravata.
Dopo l’assoluzione in secondo grado, la Cassazione aveva
annullato con rinvio la sentenza della Corte d’Appello. Si è
proceduto così a un nuovo processo nel corso del quale il
sostituto procuratore generale aveva chiesto una condanna a 6
anni e 4 mesi.
Nel processo si erano costituiti parti civili il Comune di
Lamezia Terme, rappresentato dall’avvocato Caterina Restuccia,
l’Associazione antiracket lametina, con l’avvocato Carlo Carere,
e la Federezione italiana antracket, rappresentata dall’avvocato
Francesco Pizzuto. (ANSA).
Fonte Ansa.it