Cos’è che potrebbe ribaltare uno scenario anticiclonico di questa portata? Dato per assodato il prolungamento del dominio sino a metà mese, iniziamo a domandarci cos’è che potrebbe scardinare il fortino costruito dall’Alta Pressione.
Per rispondervi dobbiamo necessariamente guardare al di là dei modelli deterministici, dobbiamo cercare di superare l’ostacolo provando ad analizzare altri parametri atmosferici. Tra questi, ormai lo sapete, abbiamo due indici descrittivi che ci danno un’idea di quella che potrebbe essere l’evoluzione del Vortice Polare e la configurazione barica nell’Oceano Atlantico. Ovviamente stiamo parlando dei due indici NAO e AO.
Entrambi confermano, per metà novembre, un ritorno in territorio negativo. La media punta verso il basso, il ché è sicuramente un elemento d’indiscutibile importanza. Ma cosa significa? Semplice, che il Vortice Polare potrebbe rallentare un attimo e che le correnti d’alta quota potrebbero andare incontro a delle oscillazioni. Le ondulazioni del getto sono quelle che inducono affondi depressionari a latitudini temperate. Più sono pronunciate tali oscillazioni, più i conseguenti affondi si accompagnano ad aria fredda.
A questo punto non possiamo far altro che ipotizzare un cedimento dell’Alta Pressione nella seconda metà di novembre, specificamente nell’ultima decade di novembre. Il cedimento potrebbe avvenire per mano dell’Oceano Atlantico, ma occhio all’Europa orientale perché qui farà freddo e l’aria fredda non sarà poi così distante dalle nostre regioni. Anzi, ci sarà una certa influenza nel corso della prossima settimana e poi vedremo quel che succederà.
Ma alla fin dei conti crediamo che nell’ultima decade possa esserci spazio, realmente, per uno scambio meridiano corposo. Scambi meridiani, lo sappiamo, possono tradursi in irruzioni artiche di uno certo spessore quindi attenzione perché il primo vero assaggio d’Inverno potrebbe essere dietro l’angolo. Un assaggio anche violento, di quelli capaci di portarci le prime nevicate a quote collinari. Sbaglieremo? Vedremo, fatto sta che lo stop anticiclonico potrebbe essere traumatico.
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