ROMA – Il trasporto pubblico in questi tempi di pandemia è stato fortemente penalizzato a causa sia delle limitazioni imposte dalle normative di prevenzione, sia dai timori di contagio degli utenti. Una soluzione in tal senso arriva però dall’Ungheria dove VT-Arriva, uno dei più grandi operatori di trasporto ungheresi, ha sottoscritto una partnership con Resysten, azienda che produce un rivestimento anti-Covid-19. Questo prodotto, attivo già dopo 10 minuti dall’applicazione, è in grado di proteggere le superfici dalla diffusione del coronavirus e sarà applicato alla flotta di 450 autobus in servizio nelle strade di Budapest. Secondo gli specialisti della Resysten, ogni superficie su cui viene applicato il prodotto vedrà una diminuzione fino al 99,9 per cento della presenza di agenti patogeni, con la protezione che rimarrà attiva fino a un anno, aumentando così la sicurezza sia per i passeggeri sia per il personale della società. Da segnalare che l’azienda ungherese ha già fornito il rivestimento protettivo all’aeroporto internazionale Ferenc Liszt di Budapest, a cui si aggiungono i 27 chilometri di corrimano delle scale mobili nella rete metropolitana della capitale ungherese e oltre 700 dei suoi veicoli. Tra l’altro, VT-Arriva non è la prima compagnia di trasporti a utilizzare un rivestimento anti-Covid-19 sui suoi servizi. La Prague Public Transit Company e l’aeroporto internazionale di Hong Kong hanno entrambi sperimentato prodotti simili per combattere il virus. Dalla Resysten precisano poi che il rivestimento è stato sviluppato per integrarsi su qualsiasi superficie a livello molecolare, il che significa che non può essere rimosso con i tradizionali metodi di pulizia e quindi rimane attivo fino a un anno.
“Siamo molto orgogliosi di dare il benvenuto a VT-Arriva come nostro nuovo cliente – ha dichiarato Shajjad Rizvi, ceo di Resysten – Essendo una delle principali società di trasporto pubblico in Europa, comprendiamo l’importanza che attribuiscono alla sicurezza dei passeggeri e del personale e siamo grati che abbiano riposto la loro fiducia in noi. La nostra priorità è aiutare le industrie colpite, nella loro lotta contro il nuovo coronavirus sia nel settore pubblico che in quello privato e lavorare con VT-Arriva è un’opportunità entusiasmante per continuare a muoversi in questa direzione. Dobbiamo naturalmente ribadire che il Resysten è una soluzione aggiuntiva che riduce significativamente il rischio di diffusione del coronavirus sulle superfici, ma non è una cura, e funzionerà al massimo della sua efficacia solo se le persone continueranno a essere vigili e a prendere precauzioni come indossare mascherine, mantenere la distanza sociale e le regole igieniche di base come lavarsi regolarmente le mani. Siamo tutti insieme in questa lotta”. La Resysten è una società ungherese con sede a Torokbalint nella provincia di Pest, nell’Ungheria settentrionale, e può contare su una rete di partner attivi in 14 Paesi.
“Siamo molto orgogliosi di dare il benvenuto a VT-Arriva come nostro nuovo cliente – ha dichiarato Shajjad Rizvi, ceo di Resysten – Essendo una delle principali società di trasporto pubblico in Europa, comprendiamo l’importanza che attribuiscono alla sicurezza dei passeggeri e del personale e siamo grati che abbiano riposto la loro fiducia in noi. La nostra priorità è aiutare le industrie colpite, nella loro lotta contro il nuovo coronavirus sia nel settore pubblico che in quello privato e lavorare con VT-Arriva è un’opportunità entusiasmante per continuare a muoversi in questa direzione. Dobbiamo naturalmente ribadire che il Resysten è una soluzione aggiuntiva che riduce significativamente il rischio di diffusione del coronavirus sulle superfici, ma non è una cura, e funzionerà al massimo della sua efficacia solo se le persone continueranno a essere vigili e a prendere precauzioni come indossare mascherine, mantenere la distanza sociale e le regole igieniche di base come lavarsi regolarmente le mani. Siamo tutti insieme in questa lotta”. La Resysten è una società ungherese con sede a Torokbalint nella provincia di Pest, nell’Ungheria settentrionale, e può contare su una rete di partner attivi in 14 Paesi.
Fonte www.repubblica.it