Aggrappati ai galleggianti nel tentativo di salvarsi: il gommone sui cui stavano cercando di attraversare il Mediterraneo non ha retto, forse, il peso dei tanti che erano a bordo. In sei hanno perso la vita, inghiotti dalle onde, compresa una bimba di soli 6 mesi. Nuovo naufragio di migranti oggi a circa 30 miglia a nord delle coste libiche di Sabratha.
Testimoni oculare dell’ennesima tragedia sono stati i volontari di Open Arms, l’unica nave umanitaria impegnata in questo momento nell’attività di ricerca e soccorso dei migranti che fuggono dalla Libia e che già nella giornata di ieri aveva soccorso altri 88 disperati. La segnalazione di un gommone in difficoltà è arrivata alla Ong spagnola in mattinata da parte di uno dei velivoli di Frontex. L’imbarcazione, dice la Guardia Costiera italiana, era in area Sar di responsabilità libica e la Ong è stata contattata in quanto “mezzo più utilmente impiegabile al momento”.
Una volta raggiunto il punto indicato, però, i volontari si sono trovati di fronte una “complicatissima operazione di soccorso”: il gommone, dice infatti Open Arms, con a bordo circa cento persone tra le quali alcuni bambini e donne incinte, “aveva ceduto e le persone erano già tutte in acqua, prive di salvagente e di dispositivi di sicurezza”. Secondo la Guardia Costiera il cedimento è avvenuto durante le operazioni di soccorso.
Un altro soccorso in mare oggi per Open Arms. La ong informa di aver prestato soccorso a “un’altra imbarcazione con 65 persone a bordo”. Open arms aveva stamani tratto in salvo i superstiti di un naufragio nel Mediterraneo. Tra le vittime, anche un bambino di sei mesi, e non una bimba come si era appreso in un primo momento, che si chiamava Joseph e veniva dalla Guinea.
#ULTIMAORA
Nonostante gli enormi sforzi dell’equipe medica una bimba di 6 mesi è venuta a mancare a causa del naufragio. Avevamo chiesto per lei e per altri casi gravi un’evacuazione urgente, da effettuare tra breve, ma non ce l’ha fatta ad aspettare.
Siamo addolorati. pic.twitter.com/e9OBxxKIGb— Open Arms IT (@openarms_it) November 11, 2020
Fonte Ansa.it