(ANSA) – ROMA, 13 NOV – L’efferato “squartatore dello
Yorkshire”, Peter Sutcliffe, che negli anni ’70 seminò il
terrore nel nord dell’Inghilterra e fu riconosciuto colpevole
del massacro di 13 donne, è morto all’età di 74 anni in ospedale
dove, sofferente di varie patologie, ha rifiutato le cure per
l’infezione da Covid-19. Lo riporta la Bbc.
“Non verserò una lacrima”, è stato il commento del
funzionario di polizia Bob Bridgestock che indagò all’epoca sul
caso del serial killer. La morte di Sutcliffe “in qualche modo
mette la parola fine a questa storia”, ha dichiarato uno dei
figli di Wilma McCann, madre ventottenne di quattro bambini e
prima vittima del maniaco seriale nel 1975.
Sutcliffe era stato catturato nel 1981 e recluso
inizialmente sull’isola di Wight. Condannato a 20 ergastoli,
dall’84 era stato tuttavia trasferito in un’ala di massima sicurezza del Broadmoor Hospital sulla
base di una diagnosi di schizofrenia paranoide. Dichiarato
guarito dai medici e, quindi in grado, di tornare in carcere,
dal 2016 fu trasferito nella prigione di Frankland nella contea
di Durham.
Nel 2010 la Corte Suprema Britannica stabilì che lo “squartatore dello Yorkshire” non sarebbe mai più potuto tornare
libero. (ANSA).
Fonte Ansa.it