La stagione degli uragani atlantici sembra non finire mai quest’anno. Sono ben tre le tempeste seguite dal Centro Nazionale degli Uragani statunitensi: L’ex uragano di categoria 4 Eta, situato ora nei pressi della costa orientale degli USA e che è appena diventato un sistema depressionario extratropicale; un disturbo tropicale, che entro le prossime 48 ore ha il 90% di probabilità di diventare la prossima tempesta tropicale – la 30° della stagione – e che, nel caso, verrà denominata Lota; la tempesta tropicale Theta, posta nella parte europea dell’Atlantico a metà strada tra le Azzorre e le Canarie. E’ di quest’ultima che ci occuperemo.
Theta è una di quelle tempeste tropicali, non troppo frequenti, che si formano sufficientemente a nord nell’Atlantico orientale da finire rapidamente nella zona dove spirano i venti occidentali e dirigersi, quindi, invece che verso le Americhe, verso l’Europa. Raramente, ma qualche volta è capitato, queste tempeste arrivano fin sulle coste iberiche.
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Sarà il caso anche di Theta? Per il momento il NHC (Nationale Hurricane Center) non prevede che Theta possa avvicinarsi all’Europa e nemmeno che possa raggiungere le Canarie, ma si sa che spesso la traiettoria di queste tempeste è imprevedibile e può cambiare molto rapidamente.
Non è il caso di preoccuparsi troppo, ma nemmeno per niente. Infatti, Theta potrebbe causare forti temporali sulle Canarie e, sulla parte occidentale dell’arcipelago, anche portare venti molto forti. Attualmente, Theta è posta 750 km a nord-ovest dell’isola di La Palma e 700 km a ovest di Madeira, con una pressione al centro di 993 hPa e raffiche di vento fino a circa 110 km/h. Si sta muovendo verso est a una velocità di 18 km/h e tra due giorni è previsto che sia posizionata esattamente a metà strada tra Madeira e le Canarie. Secondo le ultime previsioni, dovrebbe dissiparsi nei pressi di Madeira entro il 15 novembre, mentre le precedenti previsioni la davano avvicinarsi maggiormente alle Canarie.
Ma non tutto è scontato. Esiste, infatti, una piccola probabilità che Theta possa incrementare la sua forza e diventare un uragano di prima categoria, nel qual caso potrebbe cambiare anche la traiettoria prevista. Più probabilmente, da domenica, la tempesta verrà assorbita dalla circolazione atlantica extra-tropicale e diverrà una comune depressione delle medie latitudini.
Ma è normale che le tempeste tropicali si avvicinino all’Europa? Non è una rarità assoluta ma nemmeno un fatto frequente. Fino a pochi anni fa la frequenza di queste tempeste sul lato orientale dell’Atlantico era di una ogni tre o quattro anni. Negli ultimi anni è diventata di una ogni anno; ma la cosa clamorosa è che negli ultimi due anni se ne sono verificate ben tre per anno! E il 2020 non è ancora finito!
Cosa succederà in futuro? Probabilmente, non dovremmo stupirci troppo di dover fare i conti, quasi ogni anno, con il rischio che un Uragano giunga fin sulle coste dell’Europa sud-occidentale. Del resto, anche i Medicane – i simil uragani mediterranei – sono in aumento. Entrambi sono probabili effetti indesiderati del Global Warming.
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