E’ diventata ormai impraticabile a Gioia Tauro parte della pista ciclabile che percorre il lungomare di Gioia Tauro e le vie limitrofe. Il percorso “protetto” riservato esclusivamente alle biciclette, che era nato nel 2013 con i fondi dei progetti Pisu durante l’amministrazione Bellofiore, in particolare nella porzione della via comunemente detta del “Fosso Mastro”, è divenuta ormai impercorribile dai velocipedi a causa dell’inciviltà di cittadini che caricano la spazzatura sulla propria autovettura e la scaricano lì illegalmente. E così l’intera strada è ormai invasa dai tanti rifiuti ingombranti e dai sacchetti lanciati dalle automobili in corsa e che giacciono sull’asfalto.
La via, infatti, nella quale fino a qualche tempo erano piantati lungo tutta la sua estensione degli oleandri, e che si trova a Sud-est della città alle porte dell’indigente quartiere Ciambra, nonostante colleghi il lungomare al centro della città, da quando la raccolta porta a porta dei rifiuti funziona a singhiozzo, è diventata una “discarica” a cielo aperto ai limiti della decenza e della salute pubblica nonostante gli operai del comune periodicamente intervengano per ripulirla.
Una situazione che ormai va avanti da anni e che sembra non ci sia modo di risolvere almeno fino a quando, secondo il parere di molti, non sarà ripristinato il servizio di videosorveglianza nella zona che permetta di riconoscere coloro che abbandonano i rifiuti nonostante gli enormi cartelli di divieto.
Maria Teresa Bagalà