BERGAMO – Migliorare le rifiniture e la precisione dei tiri, evitare di concedere agli avversari conclusioni “facili” su cui il portiere non può intervenire. L’Atalanta di Gasperini, dopo 7 giornate di campionato, ha collezionato 13 punti come la Juventus e nella mini-classifica delle squadre che partecipano alla Champions League è davanti a Inter (12 punti) e Lazio (11 punti). Con 4 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte i nerazzurri sono stati finora protagonista di un buonissimo rendimento ma, numeri alla mano, la ricetta per alzare ulteriormente il rendimento e migliorare i risultati e legata alla qualità delle giocate in zona gol. Le reti fatte sono 18, lo score poteva essere anche migliore ma uno dei punti di miglioramento su cui lavorare è la precisione nelle conclusioni.
A fronte di 105 tiri scagliati verso la porta avversaria, solo 46 sono finiti nello specchio su un totale di 50 occasioni da rete. Le squadre avversarie hanno calciato meno (73 volte) ma in 39 occasioni hanno trovato la porta: se a questo dato si associa il fatto che Sportiello ha fatto 3 parate decisive sulle 21 complessive (14,28%) mentre gli estremi difensori avversari sono arrivati a 8 su 26 (più del 30%) è chiaro dove sia necessario migliorare. Dire questo di una squadra che è reduce da un campionato in cui con 98 gol si è classificata al primo posto per reti segnate può sembrare esagerato ma l’Atalanta è una squadra che attacca tanto e attacca sempre, se avesse un po’ più di precisione potrebbe fare ancora più male. In difesa, poi, Romero e compagni concedono evidentemente troppe conclusioni “facili” agli avversari e questo si nota dalla precisione quando si tratta di centrare lo specchio della porta ma anche dal fatto che l’estremo difensore della Dea riesce poche volte a metterci una pezza.
Fonte tuttosport.com