“Ci dirigiamo verso un nuovo modo di concepire gli spostamenti urbani ed extraurbani, fra nuovi mezzi di trasporto, servizi di sharing mobility, opzioni green e avanguardie tecnologiche, ma la strada verso la sempre più fondamentale transizione ecologica dei trasporti è ancora lunga”: su questa base Altroconsumo ha realizzato un test su 17 prodotti, per analizzare gli elementi che deve considerare un consumatore quando acquista e usa uno di questi mezzi, pratici, ecologici ma con alcuni margini di miglioramento.
La prima cosa che emerge è che il prezzo di questi prodotti è andato alle stelle, con un aumento del prezzo medio del 66%. Poi secondo i test di Altroconsumo c’è un buon rapporto qualità prezzo per i primi prodotti in classifica: i migliori hanno un costo più accessibile (Migliore del Test – 399 euro; Miglior Acquisto – 279 euro), rispetto ad altri prodotti con prestazioni meno soddisfacenti, che arrivano anche a costare oltre 700 euro . Un importante limite emerso dal test è relativo alla batteria: il tempo di ricarica medio è di 4 ore, i monopattini meno performanti ne richiedono fino a 7; quelli più carenti quanto a chilometri percorribili con una ricarica non raggiungono i 17 km medi.
“Importante – spiega la ricerca – anche il tema sicurezza. I monopattini, che si muovono fra auto e motorini, vivono una naturale condizione di fragilità. I test di frenata hanno dato dei buoni risultati: su asfalto asciutto in media frenano in 2,92 metri. Se l’asfalto però è bagnato occorre fare più attenzione: mediamente servono 4,24 metri fino anche ad arrivare a 7,1. Per quanto riguarda il comfort di guida, è stata valutata la capacità di ammortizzare le asperità del terreno: risulta che i migliori articoli, che hanno ricevuto ben 5 stelle, sono quelli che hanno le ruote a camera d’aria.
Altroconsumo poi ha studiato anche la situazione della mobilità green in Italia, percorrendo un viaggio Milano – Roma, andata e ritorno, con un’auto elettrica. “A livello di sostenibilità – spiegano – ci sono ancora dei punti di attenzione, specialmente legati alla batteria e alla produzione di energia elettrica, che emergono ancora di più nei lunghi tragitti: nel viaggio sono stati percorsi in totale 1467 km e consumati 264 kWh. Prima di un viaggio è necessario programmare delle tappe in base all’ubicazione delle colonnine di ricarica, ancora non ben distribuite e concentrate nelle aree cittadine . Importante, inoltre, calcolare i tempi delle ricariche in base alla tipologia delle colonnine sul percorso (standard, 3-5 ore, veloce, circa 1 ora e mezza in meno)”.
Fonte www.repubblica.it