Novembre di quest’anno sta trascorrendo relativamente tranquillo, con l’anticiclone e scarsa pioggia. Questo è un elemento di anomalia non da poco, visto che parliamo del mese clou dell’autunno e che dovrebbe rappresentare uno dei periodi più piovosi dell’anno, specie al Centro-Sud.
In questo mese, non di rado, si possono verificare fasi di meteo avverso, propizio a nubifragi che lasciano il segno. A proposito delle potenzialità di maltempo estremo di novembre, appena 7 anni fa una tragica alluvione sconvolse la Sardegna.
La mattina del 19 novembre 2013 l’Isola si risvegliò sotto choc: 2700 sfollati e danni per oltre 600 milioni di euro, oltre ad un bilancio tragico di 19 vittime, compreso un disperso mai ritrovato. A pagare il prezzo più alto fu la Gallura, dove persero la vita ben 13 persone.
Questa alluvione è nota come Ciclone Cleopatra, in quanto il sistema ciclonico che potrò tale maltempo fu così battezzato dai media, anche se la denominazione datagli dall’università di Berlino (unico ente che ufficialmente attribuisce la denoninazione dei cicloni) fu di Ciclone Ruven.
Era già buio nella serata di lunedì 18 novembre 2013, quando l’impetuosa e inattesa onda di piena andò a sommergere diversi quartieri di Olbia. Oltre all’est della Sardegna, altre zone dell’Isola subirono gravi danni e vittime: fra queste anche il paese di Uras, sull’oristanese.
Evento estremo che si può ripetere
A distanza di anni, resta la paura immutata che un simile evento possa ripetersi con gli stessi danni e vittime, anche perché quasi nulla è cambiato. Il territorio resta potenzialmente vulnerabile ad eventi meteo estremi di tale violenza, visto che ben poco è stato fatto.
Indubbiamente quattro anni fa fu un evento meteo eccezionale ma non unico, con punte di pioggia di oltre 400 mm (picco fino a 470 mm a Monte Novu, in territorio di Orgosolo). In Sardegna simili eventi possono verificarsi ogni pochi anni, come anche successo di nuovo nell’ottobre 2018 a Capoterra.
Non è cambiato nulla nemmeno nella più grande incompiuta del post alluvione: il ponte di Monte Pino sulla strada provinciale 38 che collega Olbia con Tempio, sede del tribunale. La strada è ancora da ripristinare. Resta un’eterna incompiuta.
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