(ANSA) – ROMA, 20 NOV – I Paesi firmatari dell’accordo sul
nucleare iraniano del 2015, in particolare quelli europei,
anziché esprimere preoccupazione per la ripresa delle attività
da parte di Teheran, dovrebbero “rispettare i loro impegni
previsti dall’intesa per riportare questo treno deragliato sui
binari”. E’ quanto affermato dall’ambasciatore Kazem
Gharibabadi, rappresentante della Repubblica islamica presso
l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
In un intervento davanti al Consiglio dei governatori
dell’Aiea, il cui testo è stato diffuso dall’ambasciata iraniana
a Roma, Gharibabadi ha detto che dopo l’uscita dall’accordo
degli Stati Uniti nel 2018 e la reintroduzione di pesanti
sanzioni contro l’Iran, “sfortunatamente gli europei non hanno
rispettato i loro obblighi”. Cioè non hanno messo in atto quelle
azioni concrete che avrebbero consentito all’Iran di mantenere
aperti i canali della cooperazione economica e degli scambi
finanziari con loro. Quindi, ha affermato il diplomatico, “chiedere all’Iran di rispettare pienamente i suoi obblighi,
sapendo che l’Iran non ha goduto dei legittimi benefici
dell’accordo, non rappresenta un approccio ragionevole né
pratico”.
A partire dal 2019, un anno dopo l’uscita dall’accordo degli
Usa e e il varo delle sanzioni americane, l’Iran ha gradualmente
superato i limiti alle sue attività nucleari imposti
dall’intesa. Ma qualora gli impegni tornassero ad essere
rispettati dalle altre parti con la revoca delle sanzioni e il
rispetto degli impegni, ha affermato Gharibabadi, “l’Iran è
pronto a revocare le sue azioni correttive”. (ANSA).
Fonte Ansa.it