L’allerta meteo prosegue sulla Calabria ionica settentrionale, dove si sono abbattuti nuovi violenti nubifragi. Oltre a Crotone città, le piogge torrenziali hanno causato inondazioni e alluvioni lampo in altre zone, con situazioni di gravissima criticità.
Al mattino di domenica l’acqua ha completamente sommerso anche Cirò Marina, a seguito di circa 200 mm caduti in poche ore. L’altezza dell’acqua ha superato il mezzo metro in più punti, così da costringere l’uso dei mezzi anfibi per i soccorsi.
Tutto questo maltempo è causato dal vortice di bassa pressione che si è incastrato tra la Sicilia e la Tunisia, in una posizione quasi stazionaria che ha favorito precipitazioni intense verso la Calabria ionica, dove hanno confluito le correnti fredde nord-orientali con l’aria più mite afromediterranea.
Pioggia record
Nel crotonese solo sabato si sono superati picchi di 250 mm di pioggia come accumulo, ma anche in alcune aree del cosentino la pioggia accumulata è andata oltre i 100 mm. Le piogge totali cumulate fra sabato e domenica hanno raggiunto anche i 400 mm.
SEGNALIAMO…
Tutta questa pioggia caduta in così breve tempo testimonia gli allagamenti che hanno travolto paesi e città, con numerosi torrenti esondati. Basti pensare che in queste zone normalmente questa pioggia cade nell’arco di circa 6 mesi, con le medie annuali tra i 600 e i 700 mm.
Fortunatamente non sono stati segnalati feriti e nemmeno vittime. Probabilmente ha aiutato l’emergenza coronavirus, con le persone chiuse nelle loro abitazioni nel momento in cui è sopraggiunto il maltempo così feroce, in quanto la Calabria è posta in zona rossa.
Per trovare un’alluvione altrettanto rilevante a Crotone e dintorni bisogna tornare indietro al 14 ottobre del 1996, in un evento nel quale persero la vita sei persone. Anche in quel caso la piena del fiume Esaro fu responsabile dell’inondazione di una vasta area della città.
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