(ANSA) – ROMA, 25 NOV – “L’approccio alla sostenibilità,
l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’utilizzo dei sistemi di
digitalizzazione è molto differenziato nel nostro paese. Non si
può immaginare di utilizzare un solo strumento uguale per tutti,
o non si può pensare di avere degli interlocutori nell’ambito
delle città che partano dagli stessi presupposti culturali e
prospettici”. Lo ha detto la ministra dei Trasporti e delle
Infrastrutture, Paola De Micheli, durante il convegno online di
Acea sulla sostenibilità, in base ad alcuni dati del Ministero,
sottolineando che “questo determina da parte del governo
centrale una impostazione di politiche differenziate e un
accompagnamento nel far salire le esigenze vere da parte delle
strutture cittadine e dei sindaci”. De Micheli ha quindi
spiegato che “sulla base delle nostre deleghe” come Mit “abbiamo
provato ad immaginare strumenti che tornino al tema della
differenziazione, che è una differenziazione di punti di
partenza, e che deve nel quinquennio che ci aspetta portare al
più possibile ad una omogeneità di risultati in giro per
l’Italia” perché “parlare di sostenibilità in Pianura Padana è
ovviamente diverso rispetto a parlarne per le città delle aree
interne”.
De Micheli ha spiegato che “abbiamo impostato quattro linee di
direttrice politica di interventi sulla sostenibilità delle
città che prevedono tutte un fortissimo utilizzo della
tecnologia”. La prima linea d’intervento è “il piano della
qualità della vita detto anche Piano di Rinascita Urbana”,
l’altra linea d’intervento è sul trasporto pubblico locale, con
l’obiettivo di arrivare ad una mobilità sostenibile, quindi come
terza linea d’intervento “l’intermodalità” e infine “tutte le
sperimentazioni che abbiamo in campo: quella sulla guida
autonoma, quella sulla valutazione della qualità della sicurezza
di tutte le infrastrutture, in particolar modo ponti e gallerie,
e una sperimentazione sull’utilizzo dell’idrogeno”, ha concluso
De Micheli. (ANSA).
Fonte Ansa.it